di Leonardo Felician
Oggi le birre artigianali sono un trend consolidato in Italia e non c’è ragazzo con passione per la birra che non abbia provato un percorso da homebrewer, ma vent’anni fa questo mondo di conoscenze e di cultura brassicola, pilastro di alcuni Paesi europei come il Belgio, la Germania e la Repubblica Ceca, in Italia contava davvero pochi adepti.
Tra questi un ragazzo toscano, Francesco Mancini, fondatore e mastro birraio del Birrificio del Forte.
La sua storia è un lungo percorso continuo, fino alla svolta che gli fece doppiare una passione giovanile trasformandola in un lavoro per la vita con la creazione della sua prima birra, Capo Horn, una svolta appunto.
Ma neanche Steve Jobs creò Apple da solo: senza Steve Wozniak non ce l’avrebbe fatta mai. E così Francesco insieme all’amico Carlo, dopo aver girato l’Europa alla scoperta di birre e birrifici, diede vita nell’agosto del 2011 al Birrificio del Forte, un nome che celebra la Versilia e l’elegante cittadina di Forte dei Marmi.
Fin dall’inizio entrarono in catalogo le prime quattro birre che compongono oggi, insieme ad altre due new entry giunte dopo, la linea delle Fondamentali: si chiamano Gassa d’amante, La Mancina, Meridiano Zero e Due Cilindri. I primi premi non tardano ad arrivare sia in Italia che all’estero.
Questa linea si completa con una blanche, la Regina del Mare e una dubbel, la Cento Volte Forte, che nel 2014 celebra i cent’anni di vita del comune di Forte dei Marmi appunto.
Questa linea è un po’ la spina dorsale del birrificio, con referenze sempre molto richieste e molto premiate, come La Mancina che ha vinto la medaglia d’oro alla Word Beer Cup, il riconoscimento più importante e ambito su scala internazionale.
Nel 2012 esce Fior di Noppolo che inaugura la linea delle birre Celebrative. Già nell’anno successivo la linea si amplia con la Cintura d’Orione, una winter ale di ben 10 gradi alcolici. L’ampliamento dello staff e il potenziamento della cantina che arriva a 150 ettolitri giungono nel 2017 insieme a due nuove birre che completano la linea delle Celebrative: Colle Sud e Saison del Villaggio.
La prima è una session IPA impreziosita da una bacca aromatica proveniente dal Nepal e da luppoli neozelandesi, mentre la seconda è una saison aromatizzata con fiori di sambuco, risultato di una fruttuosa collaborazione con il mastro birraio della Brasserie de Cazeau in Belgio.
Nel 2018 nasce la linea delle Radici, una serie di creazioni legate al mondo vitivinicolo italiano e ne richiamano le tradizioni e la cultura con l’obiettivo di esplorare l’intreccio tra vino e birra. Il Tralcio è la prima ricetta che già nel nome ricorda sia il luppolo, sia la vite, mentre la Birrasanta aggiunge ad un prodotto di origine brassicola l’invecchiamento e la maturazione tipica di un processo enologico e ricalca in parte le orme del noto vino toscano da dessert.
La birra si presenta con un colore bruno bronzeo, liscia e priva di schiuma: evoca sentori di dolce da forno, amaretto, liquirizia e tabacco. Morbida e vellutata, dal corpo sostanzioso, accompagna sapori come formaggi stagionati e dolci e pasticceria come cantuccini o pasta di mandorle.
La bacheca di questo birrificio artigianale indipendente nazionale, che resiste allo strapotere alle grandi multinazionali della birra, è ricca di premi, menzioni e riconoscimenti, una decina soltanto negli ultimi anni.
Le birre del Forte hanno sviluppato nel tempo un approccio ispirato dagli stili classici, reinterpretati però in chiave moderna e italiana, mantenendo salde le caratteristiche principali, al punto che il Birrificio è una realtà ormai riconosciuta e distintiva.
Info – Birrificio del Forte-Dueffe srl – Pietrasanta (LU) – Tel. 0584 793384