Prodotto principe ed elemento cardine della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva non è soltanto un condimento riconosciuto per i suoi numerosi effetti benefici sulla salute, ma rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale e gastronomico, simbolo della tradizione e della maestria artigianale italiana.
Con la Guida Oli d’Italia dedicata agli extravergine italiani, giunta alla sua 14esima edizione, la quinta in doppia lingua, italiano e inglese, presentata al Sol&Agrifood di Verona, che si è svolta in contemporanea con Vinitaly, Gambero Rosso traccia una mappa che vuole celebrare la ricchezza e la diversità delle varietà di olive e di oli presenti nel nostro Paese, evidenziando le peculiarità di ogni regione, con l’esclusione solo di Valle d’Aosta e Friuli-Venezia Giulia, e valorizzando le storie dei produttori che portano avanti con passione e dedizione la tradizione millenaria della produzione olearia: dalla rinomata Taggiasca ligure, alla robusta Leccino, passando per la Frantoio e la vigorosa Carboncella fino alla Ogliarola, tipica della zona barese, garganica e salentina.
“Il mondo dell’olio extravergine di oliva è complesso e affascinante allo stesso tempo: ciascun prodotto presenta caratteristiche uniche e la nostra Guida vuole orientare professionisti e consumatori nella scelta del miglior prodotto capace di soddisfare gusti e abbinamenti diversi” ha commentato Stefano Polacchi, curatore della Guida.
Sono 389 le aziende produttrici per 679 etichette di extravergine valutate e inserite nella Guida, di cui 191 le Tre Foglie e 34 le Stelle, che hanno ottenuto il massimo punteggio per dieci anni, risultato di un lungo percorso di ricerca, selezione e valutazione per individuare il gusto più sublime ma anche riconoscere un maggiore impegno verso la sostenibilità, in un’economia globale che si fa concorrenza sul fronte dei prezzi più bassi. “L’Italia si trova oggi a competere con prodotti di origine comunitaria che privilegiano la quantità alla qualità e riescono a praticare prezzi di vendita inferiori. Ma la qualità e la lunga tradizione olivicola del nostro Paese va riconosciuta e valorizzata sostenendo, anche attraverso interventi politici, i nostri agricoltori, ambasciatori della qualità nel mondo” aggiunge Polacchi.
Cinque le fasce di prezzo considerate, dagli oli con prezzo inferiore ai 10 euro ai prodotti più eccellenti anche oltre i 30 euro al litro. La Guida offre anche indicazioni dei produttori di olive da mensa e delle aziende che offrono ospitalità e ristorazione in campagna per un’informazione completa ed esaustiva. I singoli extravergine sono stati valutati anche per il loro profilo aromatico, sulla base dell’intensità di fruttato, amaro e piccante, utile a determinare eventuali abbinamenti con cibi e ingredienti.
I Premi Speciali
Consorzio dell’anno
• Consorzio di Tutela Olio EVO DOP Lametia (Calabria), in collaborazione con Banca Monte dei Paschi di Siena;
Cooperativa dell’anno
• Olivicoltori di Oliena (Sardegna), in collaborazione con Banca Monte dei Paschi di Siena;
Azienda dell’anno
• Miceli & Sensat di Monreale (PA), azienda all’avanguardia con un oliveto di 115 ettari, 100 dei quali dedicati ai grani antichi;
Frantoio dell’anno
• Nicolangelo Marsicani di Morigerati (SA), protagonista della Campania olearia, il suo raggio d’azione va ben oltre i confini regionali;
Olivicoltore dell’anno
• Alfredo Cetrone di Sonnino (LT), realtà d’avanguardia per l’agroalimentare di qualità e valido punto di riferimento per tutta la zona, si estende su 100 ettari di terreno roccioso a 500 metri di altitudine dove vengono ospitate 20mila piante di varietà itrana;
Miglior biologico
• L’Affiorante Monocultivar Moraiolo Bio di Marfuga a Campello sul Clitunno (PG), una delle migliori espressioni della varietà Moraiolo con un aroma di erbe amare che si intrecciano con l’ortica, il pepe e le note balsamiche, per poi chiudere con persistenti sensazioni di amaro e piccante;
Miglior blend
• Selezione di Le Ferre a Castellaneta (TA), un affascinante intreccio di note vegetali, di frutta secca, erbacee e di leguminose distingue questo blend per potenza e grande eleganza;
Miglior monocultivar
• Monocultivar Coratina di Intini ad Alberobello (BA), una delle migliori espressioni della varietà Coratina. Un fruttato intenso che si esprime con note di carciofo, mandorla, ortica, cipresso che si intrecciano con toni balsamici;
Miglior fruttato leggero
• Dop Terra di Siena Podere Ricavo di Buoni o Del Buono a Cetona (SI), un connubio di delicatezza e complessità caratterizza questo olio dove si intrecciano sentori di carciofo, mandorla, pinolo e lattuga;
Miglior fruttato medio
• Riflessi Monocultivar Maurino di Fonte di Foiano a Castagneto Carducci (LI), un’esplosione di profumi che rimandano alla foglia di pomodoro, erba tagliata, erbe aromatiche e sentori balsamici;
Miglior fruttato intenso
• Crognale Monocultivar Crognalegno di Trappeto di Caprafico a Gasoli (CH), un olio di grande complessità e potenza la cui varietà che lo caratterizza rappresenta la volontà di recupero di piante un tempo poco considerate;
Novità dell’anno
• Fratelli Carbone di Tricarico (MT), Antonio e i suoi fratelli hanno scelto di portare avanti la tradizione di famiglia iniziata alla fine del 1800, a partire dall’extravergine;
Miglior olio DOP
• Regina Dop Aprutino Pescarese di De Juliis a Pianella (PE), una delle prime denominazioni dell’olio extravergine ad essere registrate in Italia, questo prodotto si distingue per i suoi sentori vegetali, di leguminose, ma anche balsamici e persistenti;
Miglior olio IGP
• Tenuta Vasadonna Igp Sicilia Nocellara Messinese Bio della Fattoria Sant’Anastasia a Motta Sant’Anastasia (CT), un’accattivante trama aromatica dove emergono pomodoro, erbe aromatiche, ortica, lattuga e tratti balsamici identifica questo eccellente esempio di Nocellara Messinese, morbido nell’amaro e deciso nel piccante;
Miglior rapporto Q/P
• Gran Pregio Monocultivar Coratina Bio di Maria Caputo a Molfetta (BA), equilibrio e complessità aromatica caratterizzano questo esemplare monocultivar di Coratina che si distingue per i tipici profumi di mandorla e carciofo seguiti dalla rucola e dall’erba tagliata;
Olio&Vino
• Dop Chianti Classico di Fonterutoli a Castellina in Chianti (SI), splendida struttura dei marchesi Mazzei dove, oltre al pregiato vino, si produce l’eccellente extravergine Dop che si articola su sentori di carciofo, mandorla, cipresso, rucola e note balsamiche;
Olio&Turismo
• Pezze Galere a Fasano (BR) della famiglia Semeraro oggi rappresentata da Francesco Semeraro con la moglie Alba e il figlio Giacomo che curano oliveto e ospitalità de La Casina, splendida casa contemporanea con piscina circondata dagli ulivi secolari;
• Fop a Guardistallo (PI): un casolare ristrutturato secondo i principi della bioedilizia tra le colline pisane, anticamente sede di un monastero, immerso in un territorio che Stefano e Francesco Fop preservano e valorizzano anche con la produzione di extravergine.