Margherita, marinara, con ingredienti ricercati o tradizionali, senza glutine o con prodotti bio, in teglia o in pala. Quando si parla di pizza le declinazioni sono tantissime. Infatti il piatto più amato al mondo cambia costantemente ed interpreta l’evoluzione del gusto e della ricerca scientifica in ogni angolo della terra.
Ebbene anche quest’anno al Palaverdi di Parma, collocato all’interno del Polo Fieristico, si danno appuntamenti i migliori maestri pizzaioli di tutti i continenti per la 31esima edizione del Campionato Mondiale della Pizza, la più importante manifestazione di professionisti della pizza a livello internazionale.
Gli organizzatori puntano a confermare il successo dell’edizione 2023 che ha visto sfidarsi oltre 700 concorrenti, in arrivo da 52 Paesi, con più di 1.000 gare, di cui 930 di cottura.
Dal 9 all’11 aprile al Palaverdi tante sfide a colpi di pizza per diventare campione del mondo
Il programma della tre giorni (dal 9 all’11 aprile) è molto nutrito ed ha come clou le sfide tra i maestri pizzaioli in arrivo da ogni angolo della Terra. Infatti al Palaverdi di Parma i pizzaioli iscritti al Campionato dovranno cimentarsi in gare di cottura (come ad esempio, pizza classica oppure senza glutine, pizza napoletana STG o in teglia o pizza in pala. C’è anche la Triathlon, ovvero tre sfide individuali scelte tra le categorie precedenti).
A queste si affiancano gare di abilità, quali Freestyle (una spettacolare esibizione acrobatica a ritmo di musica), Pizza più larga (ai concorrenti viene richiesto di allargare il più possibile una palla di 500 grammi di pasta), Pizza a due (chef e pizzaiolo lavorano in combinata per realizzare un piatto unico), Pizzaiolo più veloce (vince chi allarga più velocemente cinque dischi di pasta).
Al titolo di campione del mondo possono concorrere tutti i pizzaioli professionisti – intesi come titolari di una pizzeria o che lavorano in pizzeria – che abbiano compiuto 16 anni di età.
Gli iscritti superano quota 700
Ad oggi gli iscritti superano quota 700 in rappresentanza di 53 Paesi: il 56% dei maestri pizzaioli iscritti arriva dall’Italia e la rimanente parte da Francia, Spagna, Svizzera, Brasile, Stati Uniti d’America Argentina, Belgio Polonia, Regno Unito, Portogallo, Ungheria, Germania, Finlandia, Malta, Cile, Norvegia, Messico Slovenia, Albania, Austria, Canada, Algeria, Eire, Giappone, Martinica, Panama, Svezia, Australia, Egitto, Romania, Croazia, Kenia, Emirati Arabi Uniti, Bulgaria, Colombia, Cuba, Cipro, Danimarca, Fær Øer Guatemala, Hong Kong, Honduras, India, Kuwait, Principato di Monaco, Moldova, Paesi Bassi, Peru, El Salvador, Tunisia, Turchia e Lussemburgo. Attesi in fiera anche migliaia di visitatori professionali del comparto.
I primi piatti in pizzeria
Anche per l’edizione 2024 è in programma il Trofeo Heinz Beck – I primi piatti in pizzeria: una gara unica e innovativa, sotto l’occhio severo e attento di Heinz Beck, chef tristellato Michelin alla guida del ristorante “La Pergola” un tempio della gastronomia mondiale con splendida vista sui monumenti più significativi della Città Eterna. Beck sarà a Parma nella veste di giurato d’eccezione. A gareggiare sono i primi piatti di qualità, artigianali ed “espressi” creati dai cuochi delle pizzerie. Non si tratta, dunque, di una semplice sfida di cucina ma la velocità di realizzazione, la creatività e la professionalità sono caratteristiche indispensabili per potersi aggiudicare questo ambito premio.
Pizza del Cambiamento per la Sostenibilità
L’imminente 31esima edizione del Campionato Mondiale della Pizza celebra anche la sostenibilità in pizzeria con la Pizza del Cambiamento per la Sostenibilità, Premio Speciale Le 5 Stagioni di Molini Agugiaro e Figna. Il riconoscimento andrà al pizzaiolo che si aggiudicherà il punteggio più alto nella sua categoria e rispetterà almeno tre dei seguenti criteri:
(1) utilizzo di verdure da agricoltura biologica e di stagione, possibilmente locali in base al territorio di provenienza o selezionate nell’ambito della Regione ospitante il campionato;
(2) valorizzazione delle parti meno nobili degli ingredienti, al fine di ridurre gli sprechi;
(3) utilizzo di ingredienti tipici (formaggi, salumi, olio, ecc.) con denominazione d’origine garantita (DOP, AOC, ecc.) sia del territorio d’appartenenza sia acquistati in Italia;
(4) impiego di condimenti (spezie, erbe, salse) autoprodotti, anche tipici del proprio territorio;
(5) impiego, oltre all’impasto, di un massimo di 5 ingredienti tra le categorie precedentemente menzionate;
(6) utilizzo di materie prime di aziende impegnate nella salvaguardia dell’ambiente.
Pizza World Forum ed il Manifesto della pizzeria relazionale
Nell’ambito del Campionato Mondiale della Pizza torna anche il Pizza World Forum, evento per tutti gli operatori del comparto pizza e ristorazione con pizza. L’incontro è momento di confronto tra professionisti e appassionati della pizza ed avrà come filo conduttore tre temi – Accoglienza, Etica, Inclusione – e poi, attraverso il contributo di esperti del settore e del mondo food, punta a costruire un “Manifesto della pizzeria relazionale” suddiviso in 10 punti con indicazioni su come rendere una pizzeria, accogliente, etica e inclusiva. Non mancano incontri sullo spreco alimentare con la partecipazione dei responsabili di Too Good To Go, applicazione mobile che mette in comunicazione l’utente a ristoranti e negozi con eccedenze alimentari invendute ad un prezzo più agevolato.
Nutrita la schiera dei relatori Pizza World Forum, tra cui Barbara Nappini, presidente di Slow Italia, Alfonso Pecorario Scanio, ex ministro delle Politiche agricole e forestali ed ex ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, il senatore Bartolomeo Amidei ed Antonio Pace, presidente e fondatore dell’Associazione Verace Pizza.