Michele Vetrano, chef panificatore di Chioggia (Ve), vince il Campionato Italiano della Panificazione a Tirreno C.T., la fiera dell’ospitalità in corso fino al 6 marzo a Carrarafiere.
Il pane vincitore (vedere foto sotto) è composto esclusivamente con Lievito Madre Licoli, quindi con lievito naturale ad elevato tasso di idratazione, e farina di tipo 1 con semola. Il mix di ingredienti e la sapiente lavorazione hanno conquistato il palato dei giudici e il primo posto del podio.
Il giovane leccese Maicol Rizzo si aggiudica l’oro assoluto per il miglior Pane Innovativo realizzato con gli stessi ingredienti che compongono la parmigiana di melanzane, raggiungendo un equilibrio di sapori impeccabile al palato.
È Made in Calabria il Miglior Dolce da Forno, realizzato da Salvatore Pignataro, titolare dell’omonima pasticceria artigianale di Santa Maria del Cedro, Cosenza. Lo chef si è aggiudicato il primo posto e l’ambita coppa con una crostata al cedro e pan di Spagna, perfettamente bilanciata negli ingredienti e dalla cottura ineccepibile.
Infine il premio all’originalità con la categoria Pane Artistico è andato ad Alessandro Niccoló Nesi, bakery chef di Prato, che ha conquistato l’oro con un’opera d’arte armoniosa, sviluppata in altezza e che rappresenta la fiaba orientale “Le mille e una notte”.
Questo è in estrema sintesi il risultato del Campionato curato dalla Federazione Internazionale di Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria (FIPGC), che si è svolto nell’ambito di Tirreno C.T. . Le gare stanno proseguendo per eleggere la miglior colomba d’Italia in parallelo con le selezioni dei campionati nazionali di pasticceria.
In gara c’erano 21 maestri dell’arte bianca provenienti da ogni angolo d’Italia a conferma dell’importanza del concorso che hanno gareggiato in 4 diverse categorie (pane tradizionale, pane innovativo, dolce da forno e pane artistico).
<<La panificazione è un’arte che connota il nostro Paese come eccellenza assoluta nel panorama internazionale, e il campionato nazionale rappresenta l’occasione perfetta per valutare il livello di talento e creatività dei nostri migliori chef panificatori – ha affermato Matteo Cutolo, Presidente FIPGC – e Quest’anno abbiamo avuto una grande partecipazione, e tutti i concorrenti hanno dimostrato grande passione, cultura e attenzione al dettaglio>>.
In Italia il consumo annuo di pane è pari a 2,25 milioni di tonnellate
I numeri e le nuove tendenze del consumo del pane in Italia. Secondo le stime di Italmopa i volumi di farine destinate alla produzione di pane e sostitutivi raggiungono, in Italia, circa 2,5 milioni di tonnellate, che scendono a 2,25 milioni considerando il solo pane. I quantitativi destinati al canale artigianale sono circa 1,5 milioni di tonnellate.
Da un’indagine Cerved si evince che l’85% dei consumi si concentra sul pane fresco artigianale e i consumatori ricercano sempre di più gusto e qualità. Emergono i prodotti con grani antichi, farine poco raffinate o integrali, con semi, fibre e a basso contenuto glicemico, preparati con lunghe lievitazioni e modalità ecosostenibili. Una tendenza particolarmente positiva per le varie tipologie di pane ottenute con frumento integrale o semi-integrale. Spicca inoltre la tendenza, sempre più apprezzata dai consumatori, della diversificazione dell’offerta da parte dei panificatori con pizze, focacce, sostitutivi del pane e dolci di qualità: i panifici diventano quindi luoghi di consumo, di incontro e convivialità. Sempre più spesso i consumatori sono alla ricerca di una esperienza significativa, elevando l’acquisto di un semplice prodotto o servizio a una vera e propria esperienza in grado di suscitare delle emozioni. Si sta diffondendo infatti un nuovo concept, cioè di associare il pane al design: le designer bakery hanno l’obiettivo di creare degli spazi in grado di soddisfare non solo il palato dei clienti, ma anche i loro occhi. Il consumatore è inoltre sempre più attento nelle scelte alimentari e i requisiti del pane non sono più solo di natura organolettica, ma vengono considerati inoltre altri fattori, quali la sostenibilità e garanzia di sicurezza nella filiera produttiva.