Ieri 5 febbraio alla Borsa Internazionale del Turismo in pieno svolgimento nel capoluogo lombardo, è stato presentato un interessante studio congiunto Enit e Touring Club che mette ordine ai Cammini italiani e all’offerta turistica relativa: 100 i percorsi individuati per circa 30mila km complessivi, analizzando tra questi i più visibili agli occhi dei potenziali fruitori, ovvero quelli con siti web turistici dedicati ai singoli cammini, in tutto 63.
La ricerca, realizzata in collaborazione con Ipsos, ha posto l’accento sul turismo escursionistico, per lo più itinerante, svolto prevalentemente a piedi in contesti generalmente rurali o montani per motivazioni naturalistiche, religiose – spirituali o di benessere psicofisico.
I dati riportati nei siti web dei Cammini
Dalla ricerca è anche emerso che il 76% dei siti web dei Cammini elenca i servizi presenti sul percorso, fornisce tracce GPX e descrive gli attrattori dei territori. Il 52% è multilingua (inglese sempre presente); il 70% propone anche guide ufficiali o materiali informativi cartacei o scaricabili; il 25% fornisce pure il servizio di alert per informare i camminatori sulle condizioni del percorso. Infine un sito su tre offre anche la possibilità di acquistare pacchetti escursioni.
Turismo slow ed escursionistico – itinerante in ascesa
Grande attenzione al turismo lento (a piedi e in bici): in Italia sono stati stimati circa 3,6 milioni di praticanti (coloro che hanno già fatto un’esperienza di questa tipologia di turismo e che vorrebbero farla in futuro), in Francia 4,8 milioni, 5,6 in Germania e 7,1 nel Regno Unito.
Per tutti questi mercati, il Paese preferito per una vacanza lenta è sempre l’Italia. Le regioni scelte dagli italiani vedono al primo posto il Trentino-Alto Adige, seguito da Toscana, Umbria e Sicilia. I francesi e gli inglesi hanno privilegiato, nell’ordine, la Sicilia e la Toscana. I tedeschi invece la Toscana, seguita dalla Sicilia.
Anche il turismo escursionistico (solo a piedi) sta conquistando fette sempre più significative di mercato: in Italia sono stati stimati 2,7 milioni di praticanti, in Francia 4,5 milioni, 4,6 in Germania e 5,4 nel Regno Unito.
Cammini e percorsi per un turismo sempre più sostenibile
<<Questa ricerca sul turismo escursionistico, che Touring Club Italiano auspica di poter aggiornare nei prossimi anni ampliando il numero di cammini analizzati – ha dichiarato Giulio Lattanzi, Direttore Generale del TCI – permette di prendere sempre più consapevolezza dell’importanza di questo tipo di turismo, relativamente giovane per il nostro Paese, ma che ha avuto un forte impulso a partire dalla pandemia quando, a un nucleo consolidato di praticanti, si sono aggiunte tante altre persone, spinte dal bisogno di contatto con la natura e dal desiderio di conoscere l’Italia sotto un diverso punto di vista>>.
<<L’importanza di sviluppare il turismo legato ai cammini – ha ricordato Ivana Jelinic Presidente e Ceo Enit – risiede nel fatto che questa forma di turismo offre un’esperienza unica, arricchente e sostenibile sia per i viaggiatori che per le comunità locali. I cammini sono un patrimonio culturale e spirituale di inestimabile valore e permette di promuovere la conservazione e la valorizzazione di percorsi storici e culturali. I cammini rappresentano antiche vie di comunicazione che hanno giocato un ruolo fondamentale nella storia delle popolazioni locali>>.
Santanchè: è un modo di viaggiare che ben si sposa anche con l’enogastronomia
<<Il turismo lento rappresenta un segmento in forte ascesa – ha concluso il Ministro del Turismo Daniela Santanchè – che favorisce anche la sostenibilità soprattutto in termini di destagionalizzazione, decongestione dei flussi e creazione di nuove opportunità di lavoro. In più, è un modo di viaggiare che ben si sposa con l’enogastronomia, fattore identitario noto in tutto il mondo e dal fortissimo potere di attrazione per i turisti italiani e stranieri. Da ultimo i cammini religiosi che rappresentano un’occasione preziosa in vista del Giubileo 2025, con oltre 30 milioni di turisti in arrivo nella sola capitale>>.
Foto utilizzate: tratte dall’Atlante dei Cammini del Ministero della Cultura