Poco lontano dalla costa occidentale della Sardegna, in comune di Guspini, provincia del Medio Campidano, si trova l’area mineraria di Montevecchio, il borgo di Gennas, attiva per quasi 150 anni fino al 1991, che fa parte del circuito degli otto siti del Parco Geominerario dell’isola.
Una visita a questo borgo un po’ spettrale, ma ben conservato, è illuminante su quella che doveva essere l’attività dura e pericolosa dei minatori; i cantieri di lavoro, la diga fanghi, la stazione da dove partiva il trenino carico di minerali.
Si possono vedere le vasche rettangolari ancora piene d’acqua con la Laveria Principe Tommaso, imponente struttura ottocentesca dove il materiale estratto veniva dilavato. In alto, il Pozzo Sartori ed il Pozzo San Giovanni, dove sono conservati interessanti macchinari perfettamente integri.
Percorrendo i tornanti che portano in cima è visibile il Pozzo Sant’Antonio e la sua caratteristica torre merlata, in stile neogotico.
Il palazzetto ottocentesco che ospitava la direzione è stato recentemente restaurato; gli ambienti sono stati ricostruiti così com’erano nel periodo del loro utilizzo; l’edificio ha tre piani che si sviluppano attorno ad una corte centrale circondata su tre lati da un porticato con volte a crociera.
Le stanze del secondo piano ospitano un salotto stile Impero, la sala da biliardo e la sala da pranzo; notevole anche la Sala Blu, salone di rappresentanza destinato a incontri ufficiali, feste e serate musicali.
La riconversione ad uso turistico
Nei dintorni di Montevecchio c’è la possibilità di effettuare escursioni a piedi o in mountain-bike lungo gli antichi sentieri dei minatori, segnati e predisposti dal CAI e dalle associazioni escursionistiche della zona.
Nelle escursioni del territorio circostante è possibile correre anche il “rischio” di imbattersi in qualche bell’esemplare di Cervo Sardo nel suo ambiente naturale: boschi di lecci e sughere, o la tipica macchia mediterranea fatta di lentischio, ginestre, corbezzoli e altri arbusti caratteristici.
Il sito minerario è molto ben organizzato, con la possibilità di visite guidate; uno speciale tour culturale permette di visitare i vari elementi del villaggio: le miniere, l’artigianato rurale, le tradizioni e le abitazioni residenziali.
I vecchi edifici e l’ampio patrimonio architettonico sono stati ristrutturati; lo stile Art Nouveau dei palazzi è stato riportato al suo antico splendore.
Oggi infatti Montevecchio ha convertito la sua miniera facendone un’attrazione turistica, oltre che un luogo della memoria; una scommessa che il Comune di Guspini, nel cui territorio ricade il borgo di Montevecchio, ha vinto alla grande.