Casa Artusi di Forlimpopoli, che porta avanti l’eredità del gastronomo che ha unito l’Italia grazie al libro che raccoglie 790 ricette del patrimonio di tradizioni e cultura domestica, avrà un suo spazio all’interno di FICO Eataly World, che aprirà i battenti mercoledì 15 novembre nel Centro Agroalimentare di Bologna, l’ex Caab, al cospetto del premier Paolo Gentiloni.
La presenza del prestigioso centro gastronomico romagnolo conosciuto in tutto il mondo è finalizzata a valorizzare la storia e la cultura del cibo italiano nella sua intera filiera, i valori della dieta mediterranea attraverso la promozione dell’educazione alimentare, la cucina domestica e a favorire l’interscambio di flussi di visitatori in arrivo da ogni dove.
FICO Eataly World, c’è anche il Sale dolce di Cervia
Anche la città di Cervia avrà una sua vetrina fissa all’interno dei 10 ettari di FICO, per raccontare la storia del sale e sarà una formidabile occasione di visibilità nazionale ed internazionale per la località balneare romagnola, nel cui stand verranno promossi i suoi elementi distintivi: saline, storia e tradizioni, mare e spiaggia, natura e pinete, con attività di animazione e collegamenti all’Ecomuseo del Sale e del Mare.
All’interno dello stand verrà anche promosso e venduto il Sale Dolce di Cervia, diventato prodotto identitario della città salinara romagnola, dietro cui c’è una storia fatta di lavoro, fatica, idee e di una comunità che nei decenni ha saputo fare quadrato attorno al suo bene più prezioso, il sale, appunto.
Il sale di Cervia è un sale integrale marino, la cui origine è l’acqua del mare, che viene fatta entrare in salina dal canale immissario, per poi venir fatta evaporare e concentrare fino ad arrivare alla produzione del sale vero e proprio.
Una volta raccolto viene esclusivamente lavato con acqua madre, un’acqua a concentrazione di salinità molto più alta di quella del mare e più bassa di quella del sale, ricchissima di oligoelementi e di sostanze naturalmente positive per l’organismo e poi lasciato essiccare in aia, nei cumuli di sale che si vedono arrivando a Cervia.
Il sale che se ne ricava è costituito di cloruro di sodio purissimo, con una bassa, quasi inesistente presenza di altri cloruri più amari, come il solfato di magnesio, di calcio, di potassio e il cloruro di magnesio; la scelta di non essiccare artificialmente, né sbiancare chimicamente il sale, lo lascia integrale e ad alta solubilità.
Il sale dolce di Cervia mantiene infatti l’umidità che gli deriva dal suo percorso nelle vasche e anche il suo colore tipico, che non è bianchissimo, ma anzi ha in sé tutte le sfumature del rosa e del grigio che gli derivano dal percorso produttivo.