“Erbaluce Day a Torino”, evento, organizzato da Confagricoltura Torino, realizzato con contributo della Camera di commercio di Torino, nell’ambito di Portici Divini 2023, ha portato in città una quarantina di produttori del Canavese. Degustazione eccellente abbinata ai prodotti del territorio di Torino e provincia.
“Erbaluce Day a Torino”, evento incluso in “Portici Divini – Vendemmia a Torino”, è stato organizzato da Confagricoltura Torino e realizzato con contributo della Camera di commercio di Torino. Per celebrare degnamente il vitigno dell’anno della Regione Piemonte, il mondo dell’Erbaluce si è ritrovato nel cuore del capoluogo per celebrare il profondo legame con la Città di Torino.
L’evento, ospitato nella centralissima piazza Solferino, ha visto la partecipazione di una nutrita rappresentanza di produttori, più di 20 cantine del Consorzio Produttori di Erbaluce e oltre una decina dell’associazione dei Giovani Vignaioli Canavesani, forte di 24 soci. Ma non solo vignaioli ed Erbaluce. La festa ha portato a degustare Erbaluce fermo, spumante e passito abbinate ad alcune eccellenze agroalimentari.
“Mai così tanti produttori di Erbaluce – sottolinea Tommaso Visca, presidente di Confagricoltura Torino – sono convenuti a Torino, una manifestazione degna di questo storico vitigno”.
“Confagricoltura organizza questa manifestazione da diversi anni – sottolinea Alessandro Felis, organizzatore Erbaluce Day Confagricoltura Torino -, ma il 2023 rappresenta un anno particolare in quanto c’è stato il riconoscimento, da parte della Regione, di ‘Vitigno dell’anno 2023’. Un bell’incontro tra la città e questa storica uva, tra i produttori e le istituzioni torinesi. Sono presenti qui in piazza Solferino, grazie a Confagricoltura, una ventina di produttori a cui si aggiungono i giovani vignaioli del Canavese. Si degusta l’Erbaluce nelle tre tipologie, fermo, spumante, passito, ma anche Carema e Canavese Doc, espressioni autentiche di un territorio vitivinicolo di eccellenza”.
“Oggi, abbiamo festeggiato l’Erbaluce Day, sotto il cappello di ‘Portici Divini – Vendemmia a Torino’ – afferma Felis –, ma abbiamo avuto anche due giorni dedicati alle Masterclass. Abbiamo riscontrato un interesse notevole, perché questi vini torinesi sono sì conosciuti ma non forse come quelli di altre zone blasonate del Piemonte. Abbiamo fatto scoprire le nostre realtà, i nostri vitigni autoctoni e tante belle storie di persone che lavorano la vite”
Molte le autorità presenti regionali e territoriali, oltre alle principali organizzazioni di categoria agricole e dei commercianti.
L’assessore all’agricoltura Marco Protopapa, ha portato il saluto della Regione Piemonte e si è soffermato ad assaggiare vini e specialità abbinate.
Le tre tipologie di Erbaluce di Caluso Docg si sono abbinate magnificamente ai formaggi al latte crudo del socio Corbusier (Novalesa), ai salatini e alla pasticceria di Bonfante (Chivasso), alla carne della macelleria Da Premio e Antonio (Torino), al pane e al panettone al Passito del panificio Marcello Vidotto (Torino) e al gelato con passito e paste di meliga della gelateria Miretti (Torino).
Fabrizio Lamberti e Davide Valloni, titolare e cuoco del Vin Bistrot (Moncalieri) hanno cucinato un Risotto all’Erbaluce di Caluso Docg con gelatina di mele e zenzero preparato con il riso di Pochettino (San Raffaele Cimena), sotto il cappello dell’associazione dei Cuochi della Mole.
Nella conferenza stampa sono stati presentati i dati produttivi definitivi della Vendemmia 2022 e quelli previsionali del 2023, a cura del vicedirettore Gabriele Busso.
Ecco le dichiarazioni di Gian Luigi Orsolani, vicepresidente di Confagricoltura, responsabile viticoltori Confagricoltura Torino, oltre che storico produttore.
“Oggi stiamo festeggiando Confagricoltura e l’Erbaluce a Torino – spiega -, undicesima edizione, che si propone di riportare i dati della vendemmia appena conclusa. Questa è un’edizione particolare perché la manifestazione coincide con ‘Erbaluce vitigno dell’anno 2023 della Regione Piemonte’. La manifestazione è molto più partecipata per la presenza di molti sindaci, autorità, quasi tutti i produttori”.
“Credo nella formula ‘2023, l’anno dell’Erbaluce per la Regione Piemonte’ – sottolinea Orsolani -. Ne sono convinto e i fatti ci danno ragione. Tanti eventi hanno avuto la ‘presenza’ delle bottiglie dell’Erbaluce, si è brindato in tante occasioni istituzionali con un calice di questo vino storico del Canavese. Credo che nell’anno in cui il vitigno diventa rappresentativo della Regione, organizzare eventi dove il vino e il vitigno sono coprotagonisti è un’occasione importante per la sua promozione, divulgazione e notorietà”.
VENDEMMIA 2023 INTRIGANTE
Orsolani conclude, sollecitato sugli esiti della vendemmia 2023. “È stata una bella vendemmia – afferma -, dove l’abbondanza qualitativa non esiste; è presente, invece, un bell’equilibrio, l’eleganza, molto interessante. Rispetto all’annata scorsa, 2022, mi sento di dire che quella era stata opulenta, mentre l’annata 2023 la definisco intrigante. Secondo me ha tutto dentro: i difetti del freddo, i difetti del caldo, l’acqua e la siccità. Ogni sfumatura aggiunge un valore. In passato abbiamo avuto vendemmie intriganti sì, ma oggi si sono aggiunte delle caratteristiche nuove, intriganti appunto, come la siccità o le temperature eccessive, o la piovosità, che hanno apportato dei caratteri nuovi, tutti da scoprire”