Ilaria Campisi, imprenditrice agricola calabrese, vince il Premio 2023 per il suo progetto “Arance in Viaggio”, promosso dal Polo del Gusto dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. “L’arancia è un oggetto d’arte”, afferma Ilaria.
Si è svolta oggi, 27 ottobre 2023, presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo la terza edizione del premio “Economia del Futuro”, promosso dal Polo del Gusto e presieduto da Riccardo Illy. Il Premio è realizzato in collaborazione con Forbes Italia e UNISG.
La motivazione
La III Edizione del Premio Economia del Futuro viene assegnata all’imprenditrice agricola Ilaria Campisi con la seguente motivazione:
Il Premio Economia del Futuro 2023 viene assegnato a Ilaria Campisi per la sua attività di agricoltrice a Caulonia e il suo progetto di recupero di antiche varietà di agrumi.
“Arance in viaggio” ha dimostrato un eccezionale impegno nella salvaguardia della biodiversità e nella responsabilità sociale, fornendo opportunità di lavoro, di formazione e di relazioni sul territorio. Si tratta inoltre di un’attività che ha il merito di fare conoscere un’eccellenza e un raro prodotto regionale in tutta Italia e Europa, avvalendosi di forme di e-commerce e di partnership di rilievo e consolidandosi come progetto economicamente efficace e sostenibile.
Ciò che rende questa esperienza così vicina ai valori del Premio è la costante ricerca di una nuova armonia, sia nel rapporto con la natura che nella costruzione di nuove comunità: il legame con la terra e con un patrimonio del passato diventa ispirazione per il futuro, per una società più equa, solidale e prospera.
Chi è Ilaria Campisi
Imprenditrice agricola a Caulonia (Reggio Calabria), ha trasformato i suoi agrumeti in giardini botanici preservando e selezionando agrumi antichi e rari. Il suo progetto “Arance in Viaggio” raggiunge ogni anno migliaia di consumatori in Italia e in Europa, diffondendo quanto la biodiversità possa avere un valore e salvaguardando le produzioni storiche con un particolare pregio varietale, paesaggistico, storico ed ambientale. Ha per anni lottato per salvare dall’estinzione la cultivar autoctona dell’arancio Biondo di Caulonia o Biondo della Spina, fondando una comunità di salvaguardia.
Con il suo progetto “Gli Orti in Giardino” difende la biodiversità, coniugando un’agricoltura che è punto di incontro tra natura e cultura, tra i cicli biologici spontanei e l’intervento migliorativo e rispettoso dell’uomo, recuperando genuinità e semplicità. Coltivazione in regime di agricoltura biologica.
Incarichi e riconoscimenti
Vice presidente nazionale Mutua Fima; Vice presidente nazionale con delega Enapra ente di formazione di Confagricoltura; Presidente Confagricoltura Reggio Calabria; Presidente ANGA (Associazione Nazionale Giovani Agricoltori); Vice presidente ANGA Calabria.
Premio Anassilaos 2009 come miglior imprenditrice dell’anno.
Il Premio “Economia del Futuro”
Il Premio nasce per dare un riconoscimento ai migliori esempi di sostenibilità, ambientale e sociale, come sfida per il futuro dell’economia di mercato. La filosofia del Premio è del tutto coerente a quella del Polo del Gusto, aggregatore di eccellenze e promotore di una cultura d’impresa autenticamente contemporanea, incentrata sulla valorizzazione e il rispetto di tutte le risorse in ogni fase del processo di produzione. Il Premio viene assegnato ogni anno a personalità, aziende, progetti che mettano al centro delle loro attività una visione di sviluppo economico in grado di anticipare tendenze e soluzioni del futuro.
Nel giro di pochi anni, il Premio si è dotato di un Giuria di altissimo livello. Oltre a Riccardo Illy, ne fanno parte: Alessandro Rossi, Direttore di Forbes Italia e l’Espresso, personalità influenti del mondo dell’economia, come Francesco Giavazzi, Carlo Cottarelli, Elsa Fornero; lo stesso Carlo Petrini, fondatore dell’Università che quest’anno ospita l’evento di premiazione; i due vincitori delle due passate edizioni, Don Luigi Ciotti (2021) e Lucio Cavazzoni (2022).
Le parole sagge di Ilaria
“Una terra molto fertile, bellissima, quella di Caulonia – afferma – tant’è vero che i Greci la scelsero per fondare la Magna Grecia. Il microclima su quelle terre è ideale. ‘Arance in viaggio’ nasce per salvaguardare e diffondere la cultura degli agrumi, in particolare gli agrumi antichi. Caulonia ha il privilegio di avere una cultivar autoctona e molto antica, ‘Biondo della Spina’, una varietà in via di estinzione, pochi ettari dal mare alla prima fascia collinare nelle campagne intorno al paese di Caulonia, che abbiamo pensato di salvaguardare. Noi consideriamo l’arancia come arte, basta osservare la sua buccia: può essere liscia, ruvida, morbida, profumata. Tutto questo non ruba bellezza al frutto anzi lo fa rientrare nella categoria degli oggetti di ‘design’ di grande attrazione estetica. Occorre tutelare questi frutti, queste varietà antiche e diffonderli per salvaguardare la biodiversità”.
“È un concetto importante questo – sostiene – in quanto la biodiversità rende più resiliente il territorio, vista anche l’evoluzione degli andamenti climatici. E poi vogliamo offrire alla gente un’esperienza sensoriale, desideriamo sensibilizzare l’umanità, le persone su questi temi: in fondo la nostra vita è un bellissimo viaggio multisensoriale; se la rendiamo più ricca di elementi maggiore sarà il grado di soddisfazione, di gradimento. Dobbiamo tutelare il mondo vegetale, tutti abbiamo il dovere di farlo, dobbiamo preservare la bellezza del paesaggio, creare armonia attorno alle piante. Se la natura si sente rispettata ti risponde e sa regalarti. Non è un discorso filosofico”.
L’evento.
Moderato da Alessandro Rossi, Direttore di Forbes Italia e L’Espresso, l’evento si è articolato in due diverse parti. La prima, Tempi incerti, risposte coraggiose ha visto la partecipazione dello stesso Riccardo Illy, di Elsa Fornero (Università di Torino) e di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Nella seconda parte, Le vie della qualità superiore, Barbara D’Andrea, Direttore Generale del Polo del Gusto, ha dialogato con Ilaria Campisi, vincitrice dell’edizione 2023.
È seguita la premiazione: anche quest’anno il Premio è un’opera del fotografo Maurizio Galimberti (“Alfabetoscope frottage” tra Alighiero Boetti e Maurizio Galimberti). L’evento verrà registrato per essere successivamente trasmesso sull’emittente televisiva di Forbes Italia (BFC Media).
Il Polo del Gusto.
Fondato da Riccardo Illy nel 2019, il Polo del Gusto riunisce marchi d’eccellenza del Food & Beverage: eccellenze del settore dell’agroalimentare che si distinguono per la qualità assoluta del prodotto finale e per la spiccata sensibilità agli aspetti dell’impatto ambientale e di responsabilità sociale.
A settembre di quest’anno, Polo del Gusto ha presentato Incantalia, il nuovo progetto e marchio di negozi multimarca, che verranno aperti in tutta Italia. Il primo negozio Incantalia è stato inaugurato a Trieste questo 15 settembre.
Commenta Riccardo Illy, Presidente del Polo del Gusto: “Anche quest’anno sentiamo il dovere di continuare a tenere alta l’attenzione verso una delle sfide più importanti per l’Economia del Futuro, quella del cambiamento climatico: esigerà risposte e soluzioni sempre più immediate e innovative, non solo da un punto di vista puramente agronomico, ma anche da un punto di vista umanitario e di organizzazione, dal momento che è destinato ad essere causa scatenante di migrazioni, emergenze, instabilità.
L’esperienza di Ilaria Campisi è un progetto virtuoso di agricoltura biologica, di partecipazione territoriale, di formazione per le nuove generazioni: è una realtà d’impresa che si apre alla complessità del presente, alle sfide dell’integrazione e della conoscenza, promuovendo la salvaguardia di antichi saperi agricoli e un’inclusione non superficiale, basata sul diritto al lavoro. Infine, si tratta di un’esperienza che dimostra con efficacia la relazione fra biodiversità e qualità. Le produzioni di massa, per ragioni di produttività e di efficientamento, tendono a concentrarsi su una sola o poche varietà colturali e a estromettere le varietà più rare, in genere di qualità superiore. Chi, come il Polo del Gusto, s’impegna sulla qualità “incanto” necessita di materia prima di qualità superiore e diventa anche paladino della biodiversità”.
Ilaria Campisi dopo la premiazione
Dopo la consegna del premio, Ilaria Campisi lascia la sala tra il pubblico e gli studenti dell’UNISG, moltissimi, che hanno assistito all’evento. Tra i tanti commenti che fa uno mi rimane impresso ed è anche preoccupante: “Chi coltiverà la nostra terra in futuro? Ci sono seri problemi di risorse umane. Si, è tutto bello, c’è tanta passione, ma tutto questo può crollare da un momento all’altro. Quest’anno sono riuscita ad avere lavoratori per i miei terreni, ma il prossimo anno sarò in grado di continuare a produrre come ho sempre fatto?. Ricordo un particolare, ironico: un giorno arrivai a casa tutta felice e mia madre, un po’ incuriosita, mi chiese da dove provenisse tutta quella mia euforia. ‘Mamma ho trovato il trattorista!’ Lei, un po’ delusa, aveva pensato a un fidanzato!”.
Grazie Ilaria, un bell’esempio di agricoltura e di imprenditrice.
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