“Vendemmia a Torino-Grapes in Town” & “Portici Divini”, dal 20 ottobre al 12 novembre 2023, presentano una città interessata e vocata al patrimonio vitivinicolo piemontese. Un calendario di eventi per scoprire, degustare, avvicinarsi alle eccellenze enologiche della regione
Vendemmia a Torino – Grapes in Town, propone un calendario ricco di eventi con l’obiettivo di promuovere, anche attraverso la cultura del vino, le eccellenze enogastronomiche, artistiche e culturali piemontesi.
Portici Divini, dal 4 al 12 novembre, intende valorizzare i 12 km di portici cittadini, attraverso i vini della provincia torinese nel progetto Torino Doc della Camera di commercio di Torino.
«Si rinnova per il settimo anno questa importante azione di promozione del vino che mettiamo in campo affinché nei locali cittadini sia sempre più frequente trovare e consumare i vini torinesi, dai più celebri come l’Erbaluce di Caluso e il Freisa di Chieri a quelli riscoperti come i vitigni Baratuciat o Becuét – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino –. Oltre a promuovere i vini torinesi presso ristoratori, esercenti e gestori di locali, per noi l’obiettivo di Portici Divini è anche quello di continuare a fare cultura sul mondo del vino, con occasioni di incontro per parlare di aziende, produzioni, vendite, sostenibilità e prospettive future del settore».
Le iniziative
Si inizia con un esclusivo brindisi per la prima de La Bohème, al Teatro Regio. In collaborazione con la Strada del Barolo e grandi vini di Langa, un assaggio delle eccellenze vitivinicole delle Langhe, Patrimonio UNESCO.
Nell’ambito di Fiorile, invece, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del comune di Moncalieri, una degustazione alla cieca, il 28 ottobre. Inoltre, al Castello Reale di Moncalieri visita guidata gratuita delle sale della Principessa Letizia di Savoia, a cui segue degustazione di vini piemontesi. Mentre il 29 ottobre, talk “Cuore e Vino”, a cura dell’associazione Cuore ONLUS, per riflettere insieme sul dibattito tanto acceso: un calice di vino rosso ad ogni pasto fa male al cuore?
Il binomio arte e vino viene esaltato il 30 ottobre durante la performance live dell’artista Salvo Carrera, presso la galleria d’arte SC Contemporary Portraits.
Il 4 novembre a Tenuta La Torre ad Asti, un excursus del vino nell’arte. Entrambi gli appuntamenti, gratuiti, con brindisi finale.
Dall’arte al teatro spostandoci nelle Terre dell’Antico Marchesato di Saluzzo, dove il 25 ottobre andrà in scena il monologo teatrale comico “Il vino e suo figlio”, interpretato dal magistrale Enrico Bonavera, da anni l’Arlecchino Ufficiale del Teatro Piccolo di Milano ne “Arlecchino servitor de due padroni”. Ad intervallare lo spettacolo, degustazione guidata dal sommelier Maurizio Marchisio, abbinata a piatti locali.
Non mancheranno, poi, le masterclass, le degustazioni in cantina, le cene e i tour dedicati al vino, in tutto il Piemonte.
Da non dimenticare, infine, la festa Grapes in Town – Tasting Experience, l’evento-degustazione esclusivo nel centro di Torino, organizzato dalle boutique di via Gramsci e via Gobetti, previsto per il 27 ottobre.
Oltre 300 eventi in tutto il territorio caratterizzati da sostenibilità e accessibilità, temi sempre più attuali su cui riflettere, con l’obiettivo di offrire un sempre più maggiore servizio di inclusività.
Location d’eccezione per incontri, degustazioni e masterclass di questa VII edizione di Portici Divini saranno i giardini di Piazza Solferino, in cui nei giorni dal 4 e al 6 novembre i riflettori saranno puntati sulle 7 denominazioni di Torino: l’Erbaluce di Caluso (Docg), le Doc Carema, Canavese, Freisa di Chieri, Collina Torinese, Pinerolese e Valsusa.
In collaborazione con il Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dei Vini Docg di Caluso e Doc di Carema e Canavese, sabato 4 novembre si susseguiranno 4 masterclass che avranno come protagonisti le vigne del Canavese e il vitigno dell’anno: l’Erbaluce. Insieme ai Consorzi di Tutela e Valorizzazione Freisa di Chieri e Collina Torinese Doc, Valsusa Doc e Pinerolese Doc la domenica 5 il focus delle masterclass sarà “I vini della Collina e delle montagne torinesi”.
Per festeggiare il vitigno dell’anno della Regione Piemonte, lunedì 6 novembre, Portici Divini celebra l’Erbaluce Day insieme a Confagricoltura Torino. Il pomeriggio ai giardini di Piazza Solferino trascorrerà tra degustazioni e abbinamenti di vini e vermouth con cioccolato, gusti di gelato e piatti a base di Erbaluce preparati dai Cuochi della Mole. Come per le passate edizioni sarà Alessandro Felis, agronomo e giornalista a presentare gli eventi dei tre giorni, insieme al servizio e la selezione dei vini a cura dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino.
Programma completo sul sito www.grapesintown.it e sui canali Facebook e Instagram di @vendemmiatorino e sui canali Facebook e Instagram di @porticidivini.
Torino come Bordeaux?
La conferenza stampa di Vendemmia a Torino-Grapes in Town & Portici Divini si è aperta con la frase “Torino come Bordeaux“. Ma siamo sicuri di questa affermazione?
La Cité du Vin di Bordeaux
È stata aperta nel 2016, sulle rive della Garonna, è una struttura spettacolare dal punto di vista architettonico, culturale, unica nel suo genere. È un viaggio nel tempo e nello spazio, seducente, alla scoperta del vino nella sua dimensione culturale, civile, patrimoniale e universale. È il quarto museo più visitato fuori dall’Ile de France: un luogo da vivere.
Il Palazzo del vino di Torino
Era il 2017 quando si parlava già dell’ex Borsa Valori, opera realizzata da Gabetti&Isola con Giorgio e Giuseppe Raineri tra 1952 e 1956, come vetrina per l’enogastronomia piemontese.
Si prefigurava un museo del vino, spazi per workshop e didattica, oltre ad aree tecniche e di servizio. Si immaginava una grande piazza per eventi e una galleria perimetrale per le esposizioni di consorzi vinicoli, regioni e associazioni, oltre che un bookshop su due piani: il primo destinato a spazio degustazioni e bookshop; il secondo e una terrazza, avrebbero ospitato un ristorante aperto sulla città. A oggi, non mi risulta ci sia un progetto architettonico e di recupero.
Torino come Bordeaux? Io me lo auguro, per la risonanza internazionale, per incrementare il turismo. Occorre fare ancora qualche passo importante, se tutti si mettessero d’accordo.