Coltivata in un’oasi al centro della Sicilia, nel territorio di Leonforte, in provincia di Enna, ma anche ad Assoro, Agira, Enna, Calascibetta, la Pesca di Leonforte IGP è la naturale sintesi di antiche varietà e di un microclima particolare che ne caratterizza la maturazione.
Questo territorio è infatti molto vario, con rilievi e vallate dove aree pianeggianti sono alternate a promontori compresi tra i 200 e i 1000 metri sul livello del mare.
La pesca tardiva di Leonforte è denominata “La Settembrina” proprio perché la caratteristica che la contraddistingue dalle sue “concorrenti” è il periodo di maturazione: settembre.
Questo è possibile perché le pesche vengono “insacchettate”; il procedimento è stato “brevettato” negli ‘60 da un agricoltore di Acireale che cercava di ovviare ai danni prodotti dai parassiti.
I primi pescheti nascono infatti a Leonforte negli anni ‘50 sui terreni argillosi della Contrada Noce, ma dopo appena quattro anni la coltivazione viene abbandonata a causa della mosca mediterranea.
Il rimedio arriva qualche anno dopo: il sacchetto di carta pergamenata in cui vengono avvolti i frutti 120-150 giorni prima della completa maturazione, protegge le pesche da parassiti e intemperie ed evita l’uso eccessivo di concimi di origine industriale; tale particolarità ha rappresentato nel tempo uno degli aspetti più qualificanti della produzione ed è apprezzata dai consumatori.
La “Pesca di Leonforte”, oggi Igp è il prodotto della coltivazione di due ecotipi locali di pesca: Bianco e Giallone di Leonforte, non iscritti nel catalogo nazionale delle varietà.
La buccia è di colore giallo con striature rosse non sempre evidenti con polpa di colore giallo per il tipo Giallone; buccia bianca con striature rosse non sempre evidenti e polpa di colore bianca per il tipo Bianco; in entrambi i casi la polpa deve essere aderente al nocciolo.
Il grado di maturazione del prodotto deve essere tale da consentire la lavorazione, il trasporto e le operazioni connesse; permettere la buona conservazione fino al luogo di destinazione.
Le pesche devono essere raccolte a mano evitando l’operazione nelle ore più calde della giornata e l’esposizione diretta al sole dei frutti raccolti.
Da circa un ventennio la “Pesca di Leonforte” muove un indotto economico notevole non solo nel comprensorio di produzione, ma anche nel territorio dei comuni vicini in occasione dell’annuale “Sagra della pesca e dei prodotti tipici di Leonforte” che si tiene nel piccolo centro in provincia di Enna poco dopo la raccolta settembrina.