Poco distante a sud di Siracusa, Noto, con i suoi 24.000 abitanti, è una delle città più importanti della Sicilia orientale, meta di un importante flusso turistico per le sue particolarità architettoniche.
Il suo territorio è prevalentemente collinare e montuoso le rocce che degradano nel mare formando spiaggette ed insenature dove i colori azzurro e verde smeraldo dell’acqua contrasta con quello scuro della roccia e quello beige della sabbia.
I corsi d’acqua che dai rilievi scorrono verso il mare, il vento mai impetuoso ed il sole hanno fatto di questo territorio un luogo ideale per molte specie agricole, per la viticoltura e l’olivicoltura.
La città del barocco siciliano
Ma Noto è conosciuta nel mondo per il barocco, lo stile settecentesco con la quale la città venne ricostruita secondo uno schema ortogonale regolare dopo il terremoto del 1693 che la distrusse totalmente, e di cui in alcuni punti si vedono ancora i guasti.
Palazzi, chiese ed anche semplici abitazioni, infatti sono stati abbelliti con i fregi di quel tipico stile, che riflette del resto lo stesso carattere della gente locale; molte le chiese ed i palazzi nobiliari dell’epoca presenti in città e nelle sue frazioni.
Troppe per citarli, ma tutti con qualche particolare rilevante di quest’arte, autentici gioielli che ne hanno consentito l’acquisizione come patrimonio dell’umanità Unesco e che ogni anno vengono visitati da un numero crescente di turisti attirati dall’atmosfera che si respira, dalla cultura e dalla raffinatezza delle belle piazze e della sua architettura, anche se la città non è ancora entrata negli itinerari del turismo di massa.
Di origine preistorica, Noto subì l’influenza greca, romana e araba, continuando poi a passare di mano in mano nelle dispute tra le varie dinastie in lotta per il dominio della Sicilia, divenendo anche capoluogo di una delle tre zone in cui l’isola fu suddivisa.
Nei dintorni della città e sui pendii circostanti sono ancora visibili i resti di queste civiltà, da quelle preistoriche in poi, in buona parte nascoste tra il folto della vegetazione che ha inghiottito quasi tutto.
Gli eventi
Molte le iniziative che nel corso dell’anno, complice anche il tempo quasi sempre favorevole, vengono organizzate per richiamare visitatori e turisti; tra gli eventi, spiccano quelli di carattere religioso, con processioni spettacolari.
Conosciutissima sono anche la “Primavera Barocca”, una serie di eventi e concerti, mostre artigianali, sfilate di carrozze d’epoca e carri infiorati culminanti nell’ “Infiorata di Noto”, spettacolare tappeto di fiori allestito da artisti locali lungo tutta la via ed il prestigioso Festival Internazionale di Musica Barocca.
Non mancano gli eventi di carattere ludico e godereccio, come la Settimana Enogastronomica che si tiene annualmente a fine aprile: un itinerario enologico e gastronomico inserito nell’ambito in un percorso culturale, artistico, monumentale e naturalistico, con degustazione di prodotti tipici della tradizione locale, all’interno dei suggestivi cortili dei palazzi nobiliari e nelle diverse contrade.
Ed una volta a Noto la gastronomia diviene, al pari dell’architettura, un elemento inconfondibile, un prezioso ricordo da portarsi a casa; la sublime tradizione di pasticceria e di gelateria della città, come i sorbetti e le paste di mandorla, i gelati al limone o al pistacchio, i torroni con le mandorle di Avola.