Riconosciuta in tutto il mondo, sostenibile e rispettosa della biodiversità, salutare, prelibata, fatta di alimenti eccellenti per qualità e sicurezza. Oggi la cucina italiana è ufficialmente candidata a essere iscritta nella lista Unesco dei patrimoni culturali immateriali. Un riconoscimento che prevederà un percorso durante il quale il Ministero delle politiche agricole e della sovranità alimentare e l’Ambasciata italiana negli Stati Uniti, con il supporto di ICE Agenzia, hanno deciso di identificare nel Summer Fancy Food un’occasione per dare valore a questa candidatura.
Definita come “un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali che, senza gerarchie, la identificano e la connotano”, la cucina italiana e il dossier di candidatura sono stati i protagonisti del Summer Fancy food, uno degli eventi internazionali più importanti del settore e dell’evento organizzato da ICE Agenzia al Gotham Hall di Brodway a fine giugno. La serata ha visto la presenza di 150 personalità provenienti dall’Italia, dagli Stati Uniti e dal resto del mondo, alla presenza di istituzioni, imprenditori e alcuni brand rappresentanti del Made in Italy.
Chef d’eccezione si alterneranno alla preparazione del Menù per la serata come Enrico Derflingher, due stelle Michelin, una lunga esperienza alla Casa Bianca e Buckingham Palace, celebre per aver ideato il risotto “Regina Vittoria”, il più amato della Regina Elisabetta, preparato con i gamberi rossi. Nell’antipasto di finger food spazio anche per la Piadina romagnola, piatto della tradizione emiliano-romagnola e della sua terra colpita nei mesi scorsi da una terribile alluvione per la quale è stata annunciata un’iniziativa solidale.
Alessandro Borghese, chef rinomato e uno dei volti più noti della televisione italiana, capace di diffondere la cultura della cucina italiana in tutto il Paese, ha preparato il primo piatto: pasta e patate. Gianni Tarabini, lo chef valtellinese che con il suo agriturismo Le Présef ha conquistato per primo la stella Michelin, insieme a Derflingher si è occupato del secondo piatto. Infine, dalla maestria dello chef veneto Andrea Zanin, due stelle Michelin e punto di riferimento della cucina italiana in America, è nato il dessert, un tiramisù preparato secondo la ricetta della tradizione e noto in tutto il mondo; un dolce amatissimo, tanto rinomato, quanto conteso dal punto di vista delle sue origini. Piatti sopraffini, preparati nel rispetto della biodiversità.
Nel corso della serata è stata consegnata da parte del MASAF a Fabrizio Facchini, componente del Cda dell’associazione italiana Chef di New York e ai ristoratori presenti una targa da esporre presso la propria attività recante la scritta “Io amo la cucina italiana candidata a Patrimonio Unesco”.
Spazio anche alla solidarietà con i cuochi contadini di Campagna Amica che hanno preparato e distribuito la piadina simbolo della Romagna alluvionata a sostegno della quale è stata presentata anche la raccolta fondi della National Italian American Foundation (Niaf) dal Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, dall’Amministratore Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia e dal Direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli.