Sarà dedicato all’olio di Mazara Dop il prossimo appuntamento di Dos Sicilia, l’Associazione di Consorzi per la Promozione e Valorizzazione di produzioni tipiche Agroalimentari Siciliane a Marchio DOP, IGP e QS per far conoscere i migliori prodotti tipici dell’isola, in programma a Mazara il 15 luglio, mentre il 23 luglio sarà la volta del Pecorino siciliano DOP.
Luglio è cominciato con la presentazione della Provola dei Nebrodi DOP e della Ciliegia dell’Etna DOP, che si sono raccontati a un pubblico di stakeholders e semplici appassionati, soprattutto attraverso il territorio di riferimento e i rispettivi produttori.
La Provola dei Nebrodi DOP
La Provola dei Nebrodi DOP è un formaggio a pasta filata, prodotto con latte crudo di vacca in tre tipologie di maturazione, ovvero Fresca, Semi-stagionata e Stagionata, oltre che in due tipologie uniche: Sfoglia e al Limone Verde. La produzione avviene in un’area che comprende alcuni comuni posti nelle province di Catania, Enna e Messina nella regione Sicilia. Il profilo organolettico della Provola dei Nebrodi DOP ci racconta di un formaggio con crosta liscia e sottile; nella tipologia fresca le note sensoriali riportano un gusto leggermente acidulo e con l’aumentare della stagionatura il sapore assume note sempre più piccanti, la consistenza varia da semidura a dura ed il colore passa dalla tonalità crema al giallo paglierino fino al dorato e all’ambrato, a seconda dell’avanzare della stagionatura, la quale può variare dal periodo minimo di 30 giorni per la versione fresca, fino agli oltre 120 giorni per la versione stagionata e ai cinque mesi almeno richiesti per la tipologia Sfoglia.
“È l’unica provola siciliana che viene stagionata così a lungo – spiega il Presidente del Consorzio del Formaggio Provola dei Nebrodi DOP, Piero Valenti – con un processo di stagionatura tramandato da generazioni. Fattore determinante per definire la qualità del prodotto finale, è infatti proprio l’esperienza e il saper fare dei casari. Conclusa la filatura, egli modella la pasta a forma di pera, utilizzando l’antica tecnica manuale della ncuppatina, dopodiché sigilla la provola con la saldatura in siero bollente. Per la stagionatura, i formaggi vengono appesi al collo, con una cordicella in fibre naturali, a coppie pennule, a cavallo di una pertica e/o asse portante”.
La Ciliegia dell’Etna DOP
Con questo termine si indica il frutto allo stato fresco ottenuto dalla varietà di ciliegio dolce Prunus avium L., della famiglia delle Rosaceae, nell’ecotipo Mastrantonio (Donnantonio), che ha la sua zona di produzione concentrata nel territorio provinciale di Catania, nei pressi del vulcano Etna da cui prende il nome. Organoletticamente, la Ciliegia dell’Etna DOP si contraddistingue per la pezzatura medio-grande con peduncolo lungo e il classico colore rosso brillante; l’esterno è croccante, la polpa compatta e il sapore dolce, gradevole ed equilibrato grazie alla bassa acidità associata ad un buon tenore zuccherino.
La coltivazione di questo frutto – spiega il Presidente del Consorzio di Tutela della Ciliegia dell’Etna Carmelo Spina – può seguire il metodo convenzionale, quello integrato oppure biologico. La raccolta avviene nei mesi di giugno e luglio e deve essere eseguita a mano, quando il frutto ha completato naturalmente il proprio processo di maturazione. Maturazione che rappresenta un tratto distintivo di questo prodotto, essendo più lunga rispetto ad altre varietà, derivanti dal progressivo innalzamento, rispetto al livello del mare, dei terreni di coltivazione. É interessante la poliedricità di questo frutto, infatti oggi i produttori trasformano la Ciliegia dell’Etna D.O.P. anche nelle tradizionali marmellate e nel liquore alla ciliegia che ci giungono dalla nostra più antica tradizione casalinga”.
I prossimi appuntamenti
Dopo l’appuntamento del 15 luglio con l’Olio di Mazara DOP, il 23 luglio sarà la volta del Pecorino siciliano DOP e, dopo la pausa estiva, gli incontri riprendono l’8 settembre con la Pesca di Leonforte IGP, seguita dal Pistacchio Verde di Bronte DOP il 30 ottobre ed il formaggio Ragusano DOP a novembre. Gli altri incontri, sono programmati per il primo semestre 2024 e riguarderanno l’Olio DOP Monti Iblei, il Consorzio QS Latte Vaccino, il Pomodoro di Pachino IGP, la Carota Novella di Ispica IGP e il Piacentinu Ennese DOP. Sono infine previsti per il secondo semestre 2024 gli educational del Consorzio QS Latte Ovino e del Consorzio Agnello e Agnellone.