Il tartufo bianco pregiato dà il calcio d’inizio alla sua stagione 2017-2018, e lo fa con quotazioni degne dell’Aga Khan o del Sultano del Brunei: troppo calda è stata l’estate appena trascorsa perché la produzione locale, anche quella dell’Appennino bolognese, non ne risentisse almeno un po’.
Le quotazioni record del tartufo bianco
E così, con una disponibilità quantitativa davvero scarsa cui fa però fronte un livello qualitativo ottimo – così sostiene Luigi Dattilo, titolare di Appennino Food, azienda leader nel settore – il listino del tuber magnatum pico schizza alle stelle, con un costo stimato, a seconda della pezzatura, dai 2500 ai 4mila euro al chilo.
Gusto e mondanità alla White Truffle Night
La ferale notizia è giunta nel corso della White Truffle Night, l’appuntamento mondano che per il secondo anno dopo la prima edizione del 2015 ha aperto le danze della stagione del tartufo nella splendida cornice di Galleria Cavour auspice l’organizzazione della medesima Appennino Food col patrocinio di Comune e Città Metropolitana di Bologna, Comune di Valsamoggia e il sostegno di Emil Banca.
L’evento ha ancora una volta sottolineato l’importanza di valorizzare le risorse del territorio attraverso le produzioni di eccellenza ma anche la ristorazione, il turismo e l’accoglienza in un momento nel quale l’interesse del pubblico per l’enogastronomia di qualità è ai suoi massimi storici.
Alla ricerca di tartufo con Macchia; i piatti della serata
Nello specifico gli ospiti della Truffle Night hanno potuto gustare tartare di manzo al tartufonero con olio extravergine d’oliva (Enoteca La Zaira, Bazzano), crostone al doppio burro e tartufo (Osteria della Tagliatella, Savigno), crema di patate di Tolè e mortadella Bonfatti “Presidio Slow Food” con tartufo nero (Osteria del Borgo, Monteveglio), uovo bazzotto al tartufo bianco (Trattoria Dai Mugnai, Monteveglio), lasagnetta al ragù bianco ai due tartufi d’autunno (Trattoria Da Amerigo, Savigno) e risotto mantecato al Parmigiano 36 mesi con tartufo bianco (Emporio Armani Ristorante, Bologna).
A innaffiare il tutto i sapidi vini dei Colli Bolognesi proposti dalle aziende Orsi – Vigneto San Vito, Corte d’Aibo e Fattorie Vallona, mentre al Parmigiano-Reggiano ha provveduto l’azienda Tenuta Ca’ Selvatica di Crespellano.
Lusso per lusso: tartufo vs. Lamborghini
Al centro della Galleria e davanti all’ingresso su via Farini, infine, stazionavano due lussuose e fiammanti Lamborghini Huracan Performante, altra eccellenza del territorio che il mondo intero ci invidia, forse per suggerire alla gente che, a dispetto delle elevate quotazioni, il tartufo non è la cosa più costosa in circolazione.