La polpetta come forma universale per qualsiasi piatto, dall’antipasto al dessert: un’idea che all’ombra delle Due Torri cinque anni fa trovò concretizzazione in Bolpetta, il locale all’inizio di via Santo Stefano nato proprio per consacrare, in tutte le sue vesti, la mitica “sfera golosa” nata come piatto di recupero e presente, sotto svariate forme e declinazioni, nelle culture gastronomiche di praticamente tutto il mondo.
E se è vero che a pensarci bene anche il mondo è a forma di polpetta, perché non imbarcarsi in un menù dove la polpetta è il comune denominatore per ciascuna portata? Quindi via libera a polpette di carne, di pesce, di formaggio, di verdure, vegane, tortellini a forma di polpetta, e addirittura polpette dolci per chiudere in golosità il pasto.
Nuovi piatti e grandi classici nel menù di Bolpetta
Ora però, a un lustro dall’apertura, Bolpetta, sotto l’attenta direzione di Andrea Pastore, rinnova almeno in parte la propria offerta: la rinnova nell’immagine, con gli interni resi più ampi e luminosi da una recente ristrutturazione e con l’aggiunta di uno splendido giardino d’inverno dove i soliti centrotavola floreali sono sostituiti da mini-aiuole di piantine aromatiche.
Ma soprattutto la rinnova nel menù, dove accanto ai classici intramontabili – i già citati tortellini sferici, ma anche le polpette di parmigiana, di cotoletta alla bolognese e le meatballs – fanno la loro comparsa nuove proposte creative e stuzzicanti nate dall’estro dello chef Giacomo Matera, sempre seguendo la filosofia della polpetta come presentazione per ogni genere di piatto.
Che cosa abbiamo assaggiato
A noi, in una bella serata di inizio ottobre, la sorte ha riservato polpettine di mozzarella in carrozza con gelato salato al basilico e bavarese al pomodoro, la “principessa sui piselli” ovvero la polpetta di manzo e maiale su coulis di pomodoro e pisellini, il cartoccio di polpette tradizionali fritte con chips di patata, polpette di merluzzo su fonduta di cipolle e marmellata di pomodorini secchi, millefoglie di pane carasau con fregola sarda, polpette di melanzana e salsa di vinaccia, polpette vegane di carote, patate e zenzero su “nutella” di mandorle e “terra” di pane affumicato.
Cocktail da bere e polpetta per dessert
Chiusura in dolcezza con polpetta di cocco e Nutella su sigaro e cenere di cioccolato fondente, polpetta di pane con cuore di lampone e sablé al cioccolato su crema pasticcera “ricetta Bolpetta” e bombolini di patata americana da farcire a piacere con crema al pistacchio, mentre da bere, abbinamento inusuale quanto azzeccatissimo, i cocktail elaborati da Nico Salvatori, direttamente da Spiriti Allegri a Correggio: Garden Martini, Lady Chatterley e Frutteto Messicano.
Sapori diversi, a volte delicati, altre decisi, che si intersecano ottimamente nel segno della polpetta, metro di misura magari non del mondo ma, in questo angolo del centro di Bologna, quantomeno del gusto.