Il mondo dell’hôtellerie guarda al futuro, rinnovando il concept dell’ospitalità, attraverso una nuova creatività, originalità, esperienza immersiva da ricordare, operazioni di stimolazione polisensoriale. Se n’è discusso all’IPS “G. Colombatto” di Torino, protagonisti esperti di marketing turistico e studenti.
Nuova ospitalità in hotel, un tema che negli ultimi tempi viene assai dibattuto, alla ricerca di nuove strategie di marketing e di nuove prospettive che coinvolgano maggiormente gli ospiti. Se n’è discusso a Torino in un convegno organizzato dall’Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e Ristorativi “G. Colombatto”, protagonisti personaggi di spicco del panorama alberghiero cittadino e professionisti di marketing turistico, oltre agli studenti.
“Think outside the box!”, “Pensa fuori dalla scatola!”. È possibile? Certo! Anzi è un’esigenza quando si parla, come in questo caso, di ospitalità in hotel. Devi uscire fuori dagli schemi mentali consueti e aprirti alla Vita che, invece, è movimento, accadimento, trasformazione, sviluppo.
Con quale schema? Semplice. Deve cambiare il modo di accogliere la clientela, bisogna guardare al futuro al fine di attirare una fetta di clientela più motivata: da un modus operandi self-oriented, cioè volto esclusivamente all’ottenimento del massimo profitto, al people-oriented, dando così maggiore importanza all’ospite che resta il protagonista.
Un approccio innovativo che serve a fornire esperienze emozionali: le strategie di marketing fanno leva su alcuni fattori chiave: il design, l’intrattenimento, la polisensorialità diffusa nei vari ambienti dell’hotel. È quest’ultimo requisito relativo alla progettazione polisensoriale degli ambienti che sta emergendo nel dibattito sulla nuova ospitalità, offrendo un’esperienza immersiva unica, da ricordare.
Ma diamo la parola ai rappresentanti di categoria, Federalberghi Torino, Fiavet Piemonte, Associazione Giovani Albergatori Torinesi e del Piemonte e ai consulenti di strategie di marketing alberghiero, tutti concordi nel segnalare quanto gli eventi, sia fuori che dentro l’hotel, siano capaci di spostare flussi di viaggiatori anche cospicui.
Partiamo da una dichiarazione di Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, che, recentemente, nel corso della presentazione di uno studio Ires, punta l’attenzione sull’importanza degli eventi sportivi. “È stata per la Regione Piemonte una mossa vincente: i 6,5 milioni di euro investiti nel 2022 hanno generato ricadute sul territorio per 49,19 milioni, cioè 7,5 volte maggiori”.
GLI INTERVENTI
Tommaso Vineis – consigliere di Federalberghi Torino e Provincia
“Il 2022 ha riportato Torino sui palcoscenici internazionali, grazie ad alcuni grandi eventi come Eurovision e ATP Finals, senza dimenticare Terra Madre Salone del Gusto, Torino Film Festival, Torino Jazz Festival, Artissima e il Salone del Libro”.
Una ripresa culturale che fa guardare al futuro con ottimismo e convinzione. “Torino è una realtà turistica agli occhi del mondo a tutti gli effetti – ribadisce -, capace di accogliere diversi tipi di turismo e di stupire con la propria bellezza e la propria ricchezza culturale, artistica, enogastronomica. La sinergia tra la Città e la Regione, che hanno investito coraggiosamente sulla vocazione turistica, ha permesso per la prima volta di poter contare su una programmazione estesa su tutto l’anno e di destagionalizzare l’offerta. Il grande evento serve sia per rafforzare la posizione internazionale nel quadro di strategie di marketing urbano e territoriale, sia per riqualificare, ad esempio, strutture o quartieri direttamente funzionali al comparto turistico”.
Gabriella Aires, Presidente Fiavet Piemonte
Molto interessante e accattivante il suo intervento: “Io rappresento il mondo delle agenzie di viaggio e voglio portare l’esperienza di questo comparto turistico – spiega –. Il settore ha risentito fortemente della situazione pandemica e si è riscoperta la vocazione dell’incoming. Gli operatori si sono rivolti al turismo in entrata facendo leva sulla Bellezza della città di Torino e sulle occasioni e motivazioni per visitarla. Quindi, una maggiore attenzione al territorio. Devo aggiungere che molti colleghi agenti di viaggio mi contattano da varie parti d’Italia chiedendo espressamente informazioni per i clienti che desiderano visitarla. È tuttavia altrettanto vero che non basta un grande evento territoriale per accontentare l’ospite di una struttura ricettiva. L’hotel deve diventare una sorta di ‘destinazione nella destinazione’ se sa creare un prodotto forte, caratterizzato da un’identità e che permetta al cliente la possibilità di vivere emozioni intense e particolari”.
“Anche in qualità di consigliere di amministrazione di Visit Piemonte (società in house della Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte) – aggiunge -, vi posso assicurare la grandissima promozione turistica che hanno fatto le Istituzioni per portare in questa città visitatori. La Regione Piemonte è stata insignita del titolo di ”Regione Europea dello Sport” conferito da ACES Europe, per il 2022, un bellissimo traguardo che oltre alla componente di visibilità internazionale strettamente connessa, ha funzionato da molla propulsiva per promuovere una campagna di finanziamenti senza precedenti di competizioni agonistiche grandi, medie e piccole”.
Vincenzo Manciameli, Direttore operativo e Imane Nassa, Food&Beverage Manager Hotel Turin Palace
Si inserisce bene in questo filone il programma di eventi speciali organizzati dal prestigioso hotel torinese. “Sicuramente – sottolineano -, rispetto a questo tipo di servizi, un nostro punto di forza è rappresentato dall’adattabilità degli spazi e dalla cooperazione tra i diversi componenti dello staff al momento della progettazione. Tutti partecipano all’ideazione e all’organizzazione degli eventi. Per attirare i clienti esterni ci vogliono originalità e inventiva che, ad esempio, nel 2022 abbiamo messo in campo per organizzare, in occasione del centenario della morte di Proust, il ‘Tè con Proust’ a base di miscele selezionatissime di tè da degustare con le famose “madleines” citate dallo scrittore nella sua celebre opera “Alla Ricerca del tempo perduto”.
Virginia Bertone, Presidente GAT (Giovani Albergatori Torinesi)
“Occorre aprire l’hotel al quartiere, alla città. La responsabilità è dell’albergatore”. Con queste parole apre il suo intervento Virginia Bertone. “Un’attenta cura ai servizi e all’arredamento, attraverso una progettazione di hotel di design, capaci di coniugare e fondere style, technology e comfort è fondamentale. Tutto questo nell’ottica di intercettare una fascia di consumers più giovani, attenti ai dettagli ed esigenti sulla funzionalità degli spazi. Il concetto di sostenibilità è ormai di primaria importanza nella progettazione degli ambienti, per ciò che riguarda i consumi energetici, nella fornitura di prodotti per l’igiene, nello stile alimentare delle cucine dell’hotel”.
“Trasmettere la magia dell’accoglienza, dare una prospettiva di benessere all’ospite. Alla fine conta quello che ti rimane nel cuore, nel ricordo e nel legame”.
Patti Pescuma, Account manager GL Events Italia
“Tra gli eventi capaci di generare indotto sull’hôtellerie cittadina anche nei periodi di spalla rientrano quelli fieristici – ha puntualizzato -. Questi appuntamenti non soltanto attraggono un grande pubblico di visitatori e, dunque, una nutrita potenziale clientela per le strutture ricettive del territorio, ma creano flussi anche per lo spostamento degli staff legati agli espositori, anch’essi clienti potenziali per gli hotel”.
Il Marketing polisensoriale
Ma l’hotel del futuro guarda con attenzione gli aspetti che toccano i 5 sensi, le emozioni che ti restano dentro quando vai via, le esperienze sensoriali che accompagnano il soggiorno di ciascuno.
Alessia Pesce, Consulente di Marketing olfattivo
“Il profumo è già una cosa piacevole in generale. La scelta può essere legata alle stagioni, quindi, ad esempio – afferma – ci sono profumi più legnosi e più secchi ideali nel periodo natalizio, oppure legati a quelli della cucina, come la torta di mele o crème brûlée o, ancora, in primavera profumi legati ai fiori. L’olfatto porta al ricordo di cose vissute e, quindi, un ricordo che ti accompagna anche quando vai via dall’hotel. Alla gente piace annusare, scegliere, giocare col profumo, e allora perché non usarla come strategia dell’ospitalità?”.
Luca Pirollo, Maître Fleuriste Carlo Fiori, dal 1925
“Voglio sottolineare l’importanza dei fiori nella cornice del mondo dell’hôtellerie e degli eventi in generale. Certo, anche i fiori servono a evocare ricordi. Il fiore è sì una cosa artistica ma bisogna saperlo leggere. È lui che ti suggerisce dove va posizionato, attraverso la forma, il carattere, il colore. Può fare da separatore di ambienti, arreda, arricchisce le atmosfere”.
Francesco Mazzonetto, Direttore artistico del Musica Regina in Villa International di Torino
“Troppo spesso – afferma – il cosiddetto ‘sottofondo musicale’ viene trascurato. La scelta dei pezzi per i diversi ambienti e per i diversi momenti della giornata andrebbe invece effettuata con estrema cura. Non dimentichiamo infatti che la musica diffusa negli ambienti ci investe nostro malgrado. La percepiamo anche senza volerlo e provoca in noi le reazioni più diverse. Se desideriamo che diventi una “colonna sonora” della vacanza va quindi pensata molto bene, esattamente come si fa per un film, il cui ricordo – per tornare a Proust – spesso evoca emozioni intense, ancora dopo molto tempo, proprio grazie alla musica che lo ha contraddistinto”.
Il futuro è già qui. Andremo in hotel non solo per dormire ma anche per vivere un’esperienza totale, immersiva nel quartiere, polisensoriale. “Think outside the box”, “Pensare fuori dalla scatola”.
L’organizzazione del Convegno rientra nel progetto formativo per Event Planner organizzato dall’Istituto Professionale Statale “G. Colombatto” per gli allievi delle seconde e terze classi, avviati alla specializzazione in Accoglienza Turistica. Il team di accoglienza agli ospiti, di allestimento degli spazi e di comunicazione è infatti costituito dagli stessi studenti che hanno partecipato al percorso formativo volto a creare una squadra di specialisti per l’organizzazione di eventi interni alla scuola.