Soggiornare al Muraless Art Hotel di Verona è un viaggio nella Street Art, un sogno tra passato e futuro, un viaggio tra le eccellenze e il genius loci italiano. Un progetto inedito che ha coinvolto la galleria milanese Deodato Art e la curatrice Chiara Canali, oltre a 50 street artist internazionali.
“Tutto nasce dall’idea di creare qualcosa di inedito – commenta così Gianmaria Villa, l’imprenditore artefice del progetto -. Nel 2021 una cordata di imprenditori ha rilevato il vecchio Hotel Cristallo di Verona e da lì abbiamo progettato una profonda riqualificazione. Oltre 50 Street Artist hanno partecipato alla realizzazione del progetto che ha visto Mr Brainwash, americano di origine francese, protagonista della straordinaria opera di facciata”.
Mr Brainwash è uno degli street artist più richiesti e riconosciuti in campo internazionale. È stato collaboratore di Banksy per la realizzazione del documentario candidato agli Oscar “Exit through the gift shop” 2010. Addirittura si è portati a pensare che Mr Brainwash e Banksy siano la stessa persona.
Questa di Mr Brainwash rappresenta la sua prima opera muraria in Italia. Le sue opere colorate e gioiose fondono immagini provenienti dalla cultura popolare, dal mondo dei media e della pubblicità, dalla storia dell’arte.
Oltre 50 writers di fama nazionale e internazionale sono stati chiamati per dare luce e colore alle 94 stanze e agli spazi comuni. Diverse le tecniche utilizzate dagli street artist, stencil, spray, pittura a mano libera, modeling 3D, grafica digitale. Un’opera d’arte diffusa, sensazionale, un viaggio nella street art che lascia il segno e fa riflettere, tutta da leggere e da interpretare. Un libro colorato da sfogliare che porta via i pensieri, li fa volare, lontano. Un viaggio da intraprendere.
Nasce così il Muraless Art Hotel di Verona, innovativo e disarmante, tutto dedicato all’Arte Urbana e ai suoi protagonisti. Un progetto unico, pensato per celebrare, attraverso i codici della pittura di strada, l’italianità in tutte le sue sfaccettature: un’esaltazione delle eccellenze italiane del Mondo. Temi che toccano il vino, l’opera lirica, il cinema, i motori, l’arte in generale, l’architettura e il design, la, storia, la scienza, il cibo, la moda, la musica.
Un Museo vivente di Arte Urbana, prima struttura ricettiva in Europa dedicata alla Street Art.
Il progetto è realizzato in collaborazione con la Galleria Milanese Deodato Art, curatrice Chiara Canali, esperta nei linguaggi della Street Art e la collaborazione di Andrea Zamengo (in arte Chill Surrealism).
“Non era ancora nato un hotel interamente dedicato alla Street Art – spiega Chiara Canali – e ai suoi principali protagonisti italiani che avesse come filo conduttore un viaggio tra le eccellenze e il genius loci italiano. Indipendentemente dalle grandi firme e nomi che ho coinvolto, è stato fondamentale comunicare agli artisti la necessità di creare degli ambienti piacevoli e coinvolgenti, i cui messaggi fossero facilmente interpretabili e decifrabili da tutti, anche da chi non avesse una specifica conoscenza di tecniche e codici dell’Urban Art”.
“Il primo obiettivo è stato quindi quello di offrire – aggiunge la curatrice Canali – uno storytelling che fosse adeguato agli spazi interni e alle dimensioni abitative dell’hôtellerie, al fine di creare una narrazione coerente con il racconto che mi era stato proposto dalla committenza e adeguatamente fruibile sia da uno spettatore che da un ospite”.
L’intervista alla curatrice Chiara Canali sarà pubblicata integralmente in un prossimo articolo.
La Street Art, si sa, nasce dal disagio delle periferie per poi arrivare, negli anni, nei musei più importanti del mondo. Gianmaria Villa voleva che fosse questo linguaggio a far rinascere il vecchio albergo e a trasformarlo così in una Pinacoteca di Arte Urbana.
E ci è riuscito alla perfezione. Ho avuto il privilegio di varcare la soglia del Muraless Art Hotel qualche settimana fa, in occasione di una preview stampa, e devo confessare che, appena arrivato davanti all’ingresso, mi si è bloccato il respiro: vedere un’intera facciata lunga più di 50 metri decorata da Mr Brainwash è stato un coup de cœur sensazionale.
Apri la vetrata ed eccoti invitato a percorrere una strada colorata, entusiasmante, spettacolare: è l’esplosione astratta multicolore del pavimento, opera di Agron Hoti, visual artist di origine albanese, residente a Verona, che riesce a trasmettere una rara energia e una travolgente emozione.
La mia è un’esperienza immersiva e senza pari, un viaggio inedito attraverso le eccellenze che il genio italiano ha saputo produrre in molteplici settori e attività.
Questo è Muraless Art Hotel di Verona, molto più di una struttura ricettiva: un tempio della Street Art.
Con questo approccio l’hotel, il cui nome evidenzia l’assenza di confini nel linguaggio dell’arte, Mura-less, (senza muri), punta ad essere un quadro senza cornici, un contenitore leggero e trasparente ed al contempo potente ed esplosivo del genio italiano a più livelli.
Muraless Hotel è un Art Hotel 4 stelle, destinato a una clientela business e bleisure. La sua vicinanza all’autostrada, alla Fiera di Verona e al centro storico, lo rendono il luogo ideale per chi viaggia per lavoro e desidera prolungare il proprio soggiorno per visitare la città scaligera.
L’hotel offre 94 stanze, distribuite su 3 piani, arredate in urban style e dotate di ogni comfort. Ogni camera è diversa dall’altra e permette ai visitatori di immergersi in una nuova atmosfera che alterna mood rilassanti ad altri energizzanti a seconda del tema proposto sulle pareti. Ciascun ospite ha la possibilità di abbracciare la passione di chi ha ideato il tutto e di viverla in una dimensione inedita.
“Abbiamo regalato a Verona – sostiene Villa -, mia città natale, a cui voglio molto bene, un’opera unica nel suo genere, che verrà ricordata in futuro”.
Andrea Zamengo (Chill Surrealism), Urban Artist veneziano, descrive la stanza che ha affrescato, dedicata al designer milanese Piero Fornasetti. La stanza è la Room no. 282, Sezione Design.
“Sono un grandissimo appassionato di design e uno dei miei idoli principali è Piero Fornasetti. Ho voluto dedicare a lui questa stanza – afferma Andrea – reinterpretando la sua Musa storica, la cantante lirica Lina Cavalieri, un archetipo di bellezza classica ed enigmatica che Fornasetti ha rielaborato centinaia di volte. Io l’ho voluta interpretare più street, perché ho voluto dare colori più vivaci, contrariamente al designer milanese che usava colori più pastellati, leggeri, addirittura anche bianco e nero. Ci sono queste lacrime che scendono dal volto perché guardano i nostri tempi e pensano al tempo andato. È una visione che si rifà alla Belle Époque. È un tempo che è passato e non tornerà più. Un invito alla fantasia, a viaggiare col pensiero”.
“Un confronto essenziale – sottolinea Andrea Zamengo – ma doveroso tra il passato ed oggi, quasi a voler rievocare con nostalgia il ricordo di un tempo magico ormai lontano, quando il sogno poteva ancora confondersi con la realtà. Ho voluto valorizzare molto la luce nella stanza, facendo un gioco di pause e giocando con il bianco, fondamentale all’interno di uno spazio chiuso e angusto. Qui l’ospite può anche soggiornare più giorni e deve sentirsi a suo agio: la pittura potrebbe diventare pesante e invece ho pensato di alleggerire”.
Chiudo con una frase di Pier Paolo Pasolini. Era il 1963: “Se il mio diritto di cittadino che protesta include anche la suscettibilità estetica, tutto è peggio che dieci anni fa, perché almeno, dieci anni fa, intorno alle borgate c’erano i prati: oggi c’è qualcosa di indicibile, il puro orrore edilizio, qualcosa che condanna chi vi abita alla contemplazione dell’inferno”.
Se provi a scendere giù, Pier Paolo, prova a passare da qui, il Muraless Art Hotel è alle porte di Verona, la città dell’Amore di Romeo e Giulietta. Troverai, forse, quell’alleanza che auspicavi, tra chi amava “disperatamente” i segni del passato in quanto bellezza e i giovani. Mi piacerebbe ascoltarti davanti a quest’opera “senza muri”, senza barriere e i confini della visione.