Sono stati fatti diversi esperimenti, ma alla fine il risultato ottenuto dal Verdicchio prodotto dalla Cantina Monte Schiavo di Andrea Pieralisi e la canapa dell’Azienda Canapa Verde di Alessio Amatori ha portato alla scoperta di Canavì.
Si tratta di una bevanda aromatizzata a base di vino che, per legge, vino non è, ma che, con l’autorizzazione dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, può essere prodotto e commercializzato.
La normativa nazionale in materia prevede che il principio attivo della cannabis, in Italia è considerata legale allo 0,6%; nel caso della bevanda martchigiana è allo 0,4%, quindi sotto la soglia legale.
L’esperimento è stato effettuato dall’enologo Simone Schiaffino, analizzando anche quanto fatto negli Stati Uniti dove il prodotto è già sugli scaffali, il quale è riuscito ad ottenere una bevanda alla canapa con un sapore e una fragranza unica nel suo genere, che può accompagnare carne, salumi, pasta, pizza e formaggi erborinati.
Canavì: le prime bottiglie
Sono state imbottigliate nelle scorse settimane le prime 1200 bottiglie autorizzate dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini ed è subito iniziata la loro distribuzione in alcune enoteche della zona.
Si dovrà ora attendere la prossima raccolta di canapa nell’estate del 2018 per poter avviare un’altra fase di imbottigliamento, anche perché i due produttori vogliono utilizzare solo infiorescenze fresche di piccole piante.
La canapa è una pianta non semplice da coltivare, ed è anche indispensabile seguire determinate procedure per non incorrere nei rigori della legge; l’utilizzo della canapa in campo alimentare non è una novità; la gamma di prodotti che la contengono è abbastanza vasta: dalla farina alla pasta, ma anche piadine, pizze, biscotti e olio spremuto dai semi, oltre a cioccolata e birre artigianali, vista la “parentela” della canapa con il luppolo.
Canavi: dalla canapa prodotti alimentari, cosmetici e ora il vino
Anche in ambito cosmetico diversi prodotti sono a base di canapa, come certe creme, pomate e saponi.
Il “vino” è l’ultima conquista ed il Verdicchio dell’Azienda Monte Schiavo di Jesi si è dimostrato all’altezza della sfida.
L’azienda vinicola marchigiana viene considerata una delle migliori d’Italia secondo la guida francese internazionale “Gilbert et Gaillard”, conosciuta soprattuttio per il suo famoso trio “Le Giuncare, 2015“, un Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Riserva Classico; il “Pallio di San Floriano, 2016“, un Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore e il “Coste del Molino, 2016“, un Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico.
Il partner in questa avventura, “Canapa Verde“, è un’azienda agricola che da anni si è dedicata alla coltura legale della Canapa Sativa ed è conosciuta nel territorio avendo già nel proprio catalogo molti prodotti come olio, farina, pasta all’uovo, piadine e saponette, tutto assolutamente a km zero.