Le Seychelles rappresentano la vacanza imperdibile per gli appassionati di natura, sono conosciute come paradiso ecosostenibile e sono state il primo Paese al mondo ad includere nella propria Costituzione il principio della conservazione ambientale.
La difesa dell’ambiente per chi vive in questo paradiso è infatti una priorità: alle Seychelles si cercano continuamente modi per preservare e proteggere le risorse naturali riducendo qualsiasi tipo di spreco, il tutto senza rinunciare a servizi di alta qualità sia per la popolazione che per i turisti.
Oggi, con ben il 47% della superficie trasformata in area naturale protetta, le Seychelles sono il Paese con la più alta percentuale di territorio protetto e sono uno dei 25 Biodiversity Hotspots di tutto il mondo. La Vallée de Mai su Praslin e l’atollo di Aldabra sono stati dichiarati Patrimonio naturale dell’Unesco. Sono uno degli esempi di maggior successo nella conservazione di un ecosistema fragile e unico e della propria cultura, grazie ad una Strategia di Sviluppo Sostenibile: una politica di sviluppo ecosostenibile che preserva la Biodiversità, unitamente ad un turismo controllato per evitare impatti negativi sull’ecosistema, evitando il sovraffollamento e vietando la costruzione di nuovi hotel oltre a quelli approvati.
La cultura delle Seychelles si basa sul rispetto di 5 principi interconnessi della sostenibilità: ridurre, riutilizzare e riciclare, proteggere la fauna selvatica e la flora, ridurre il consumo di acqua, conservare l’energia e, infine, l’assistenza locale e il commercio equo.
In linea con le diverse iniziative messe in atto alle Seychelles a difesa della natura e dell’ambiente anche le strutture alberghiere si stanno adeguando e stanno cambiando atteggiamento nel marketing turistico per la salvaguardia dell’ambiente che si basa in particolare sui 3 pilastri fondamentali: Energia, Trasporti e Sicurezza alimentare.
Il programma di certificazione eco-friendly per il turismo sostenibile Seychelles Sustainable Label (SSTL) è uno schema di certificazione volontario, applicabile a qualsiasi struttura ricettiva alberghiera, che riconosce e premia le imprese turistiche che stanno implementando le pratiche di sostenibilità all’interno della gestione delle loro attività. L’obiettivo è quello di incentivare l’uso di varie tecnologie per ridurre il consumo di acqua e di energia e per gestire le risorse in modo sostenibile.
Le Seychelles, d’altra parte, sono state tra i firmatari più convinti dello storico patto per fermare e invertire la perdita e il degrado del patrimonio forestale mondiale entro il 2030.
Alle Seychelles qualsiasi nuova infrastruttura turistica, ad esempio, dovrà diventare indipendente dai combustibili fossili, dovrà utilizzare solo energia solare e eolica. Il sistema di trasporto pubblico dovrà essere elettrificato nei prossimi anni o parzialmente convertito all’energia dell’idrogeno. L’eliminazione di combustibili fossili comporterà in larga misura l’emarginazione delle Seychelles nell’industria del turismo globale.
La corretta gestione dei rifiuti e delle acque reflue dovrà raggiungere un livello di sviluppo avanzato e sarà tra le priorità di tutti coloro che presenteranno nuovi progetti nell’ambito turistico. Una corretta gestione dei rifiuti e delle acque reflue deve essere un criterio obbligatorio per la creazione di nuove strutture ricettive. Lo stesso vale per i serbatoi di raccolta dell’acqua piovana. Le strutture devono essere dotate di impianti di raccolta delle acque reflue biologiche a più camere. L’acqua pulita che esce dalla camera-impianto dopo un processo di pulizia biologica intensiva, può quindi essere convogliata nella vasca di raccolta dell’acqua piovana per essere utilizzata per tutte le applicazioni esterne come l’irrigazione degli impianti esterni. I maggiori costi associati alla realizzazione del progetto possono essere ammortizzati dall’aumento dei prezzi overnight.
La tecnologia solare come la conosciamo è stata introdotta nel 1957, ben 66 anni fa. Il suo potenziale è ancora però ad oggi ben lontano dall’essere pienamente utilizzato. Un importante supporto deve essere sicuramente fornito anche dalla pubblica amministrazione, che dovrebbe designare aree adeguate per la produzione di energia solare intensiva. Inoltre, va sottolineato che a supporto della sostenibilità bisognerà spingere l’utilizzo dell’energia eolica, una tecnologia anch’essa ancora non molto sfruttata.
Le Seychelles importano il 90% del cibo. In questo settore occorre cercare alternative, soprattutto nel settore agricolo. L’agricoltura verticale, utilizzata in sempre più paesi per la sicurezza alimentare, potrebbe essere un’alternativa anche per le Seychelles. L’area di coltivazione verrebbe raddoppiata per ogni piano e quindi contribuirebbe alla riduzione dell’espansione urbana incontrollata, sarebbe necessario utilizzare quindi una superficie minore di terreno.
I turisti, a loro volta, nel piccolo paradiso delle Seychelles superano di gran lunga il numero degli abitanti, motivo per cui sono proprio loro a poter fare la differenza per preservare il paese incontaminato, tra le splendide spiagge bianche, le acque cristalline, la natura selvaggia. Un luogo che non conosce inquinamento anche grazie alle tante iniziative varate negli anni, prima fra tutte la scelta di diventare un luogo completamente plastic free. Il cambio di priorità durante i viaggi con pratiche atte a tutelare l’ambiente giustificherà l’aumento dei prezzi ma garantirà a tutti i visitatori di trovare alle Seychelles un paradiso incontaminato. Questo processo non avverrà dall’oggi al domani. Ha bisogno di una strategia a medio e lungo termine da parte delle autorità competenti e del monitoraggio continuo del processo di attuazione.
La speranza è quella che i visitatori possano sperimentare le 4 attività in favore dell’ambiente che sono state scelte come obiettivi principali per queste isole: usare prodotti locali, raccontare l’esperienza e divulgare questo stile di vita più sano, pulire le spiagge e piantare alberi per contribuire alla riforestazione. Tutte attività di cui beneficerà l’ambiente e i piccoli produttori locali, che sopravvivono principalmente grazie al turismo, ma che faranno del bene anche ai viaggiatori, instaurando un cambiamento nello stile di vita, oltre alla potenza di aver realmente e materialmente fatto qualcosa di buono mentre si gode di questo spettacolo della natura.