Chez Davia, ristorante tradizionale di Nizza
di Leonardo Felician
Estesa su sei colline, Nizza è una vivace città che supera i 300 mila abitanti, ben collegata per autostrada, in treno o da un aeroporto internazionale comodamente raggiungibile con mezzi pubblici urbani.
La città, capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime francesi, si trova soltanto a una trentina di chilometri dal confine italiano di Ventimiglia: è amatissima dai turisti italiani in tutte le stagioni e frequentata fin dall’Ottocento da una clientela internazionale che qui inventò la villeggiatura invernale, grazie al clima molto gradevole e all’eccezionale luminosità dell’aria che ha dato origine al mito della Costa Azzurra.
E’ curioso osservare che la cucina originale di Nizza è più di terra che di mare, di tradizione contadina, con molte ascendenze provenzali, ma anche liguri e piemontesi.
I piatti tipici della cucina nizzarda più conosciuto sono la socca, una versione della farinata ligure o della cecina toscana, la pissaladière, un piatto di focaccia condita con olio e cipolle spesso paragonato alla pizza, i ravioli di stampo piemontese.
Qui fritti con ripieno di biete e formaggio, gli gnocchetti verdi accompagnati dal pesto nizzardo, la daube, uno stufato con qualche similarità con il manzo brasato piemontese con aggiunta di ingredienti come il vino rosso locale, lardo, pomodori, carote, cipolle, aglio, sedano, prezzemolo, un mazzetto di erbe aromatiche, sale e pepe.
Il mare è presente nelle zuppe di pesce o in piatti con il polpo o lo stoccafisso che arrivava tramite i commerci con il Nord Europa.
Chez Davia è una trattoria tipica di Nizza, un ristorante gastronomico frequentato anche da tanti locali, dove è necessario prenotare con anticipo, non uno dei tanti locali per turisti che si affacciano sulle strade più trafficate.
Si trova in pieno centro, in rue Grimaldi e con il giovane chef Pierre Altobelli è ormai arrivato alla terza generazione; sua nonna, che spicca in un ritratto sulla parete, giunse con la famiglia dall’Italia negli anni ’50, per la precisione da Rimini nel 1953; poi fu affiancata dalla mamma Aida e sette anni fa il testimone del ristorante è passato a lui, che girato il mondo, vissuto in Giappone e preso una moglie giapponese che governa la piccola sala.
Appassionato della cultura italiana, certificato chef della “Cuisine Nissarde” creativa, capace cioè di rispettare la tradizione apportando però anche qualche innovazione che deriva dalle sue esperienze di diverse cucine che ha conosciuto.
Questo logo identifica un insieme ristretto di ristoratori che valorizzano la cucina di Nizza impegnandosi al rispetto delle ricette originarie e garantendo qualità delle materie prime spesso a chilometro zero.
I coperti di Chez Davia sono una trentina, qualche tavolino si sposta all’esterno sul marciapiede durante la bella stagione; è spesso tutto esaurito ed è necessaria la prenotazione.
Il ristorante è chiuso domenica e lunedì. Nelle restanti giornate è aperto per pranzo dalle 12.30 alle 14 e per cena dalle 19.30 alle 22.00.