Cantine d’Italia 2023, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine, nata da un’idea di Massimo Corrado che ne cura il coordinamento e la direzione editoriale, con 830 cantine selezionate, 251 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.550 vini segnalati, circa 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire, è stata presentata a Milano il mese scorso ed è già in distribuzione nelle librerie e nelle enoteche.
Si tratta di una Guida alle Cantine, con una sua identità specifica, non è una Guida tradizionale ai vini. È una Guida pensata per i turisti del vino, che invita a camminare l’Italia del vino, racconta e scrive di vino partendo dalla “Cantina”. Ovvero la Cantina come luogo dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti.
La Cantina che, nel corso degli anni, è diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio, perché invita al viaggio e comunica con la sua realtà un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi.
Una Guida che cresce in ogni edizione in sintonia con il rinnovato interesse verso il tema della narrazione che affascina sempre di più il variegato mondo degli appassionati.
Raccontando la cantina, si raccontano le vicende che stanno attorno al vino e aiutano meglio a comprendere il profilo di ogni realtà e ovviamente i vini che ciascuna cantina esprime.
Una Guida che pertanto non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che intende essere un’occasione per generare cultura a favore del vino e dei suoi territori. E per far riflettere sull’importante ruolo che la viticoltura italiana sta svolgendo a favore della bellezza e della valorizzazione di tanti territori.
La Guida mantiene inalterata la sua mission: promuovere la grande accoglienza italiana in cantina e comunicare anche attraverso un volume l’identità dell’associazione.
Il volume consiste in un articolato repertorio di cantine, ricco di dati e riferimenti che si aggiorna in ogni edizione, con nuovi inserimenti ed alcune esclusioni.
Sono in totale 251 le “Impronte Go Wine” nell’edizione 2023, che rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’Enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.
Nella speciale classifica per regioni che ogni anno si aggiorna, si conferma ai vertici la Toscana con 53 impronte, seguita da Piemonte (44) e Veneto (35).
L’Emilia-Romagna si distingue con 29 cantine recensite; si aggiunge rispetto all’edizione 2022 la cantina Corte Madonnina, di Pomposa di Codigoro, che rappresenta i vini delle terre del Bosco Eliceo.
Tra le cantine recensite nel volume, 6 confermano il riconoscimento dell’Impronta Go Wine e Fattoria Paradiso ottiene per la prima volta le Due Impronte Go Wine, unica cantina della regione. Esse sono: Fattoria Paradiso (Bertinoro); Fattoria Zerbina (Marzeno di Faenza); La Stoppa (Rivergaro); La Tosa (Vigolzone); Opera 02 (Castelvetro di Modena) e Torre Fornello (Ziano Piacentino).
Il Premio “Autoctono si nasce”, uno degli 8 Premi Speciali della Guida, è stato invece assegnato alla cantina Paltrinieri di Sorbara per il Lambrusco di Sorbara Radice.
Per la quarta edizione consecutiva, la Guida presenta i “Percorsi Autoctoni”: con il simbolo dell’acino in carrozzina (legato al tour di “Autoctono si nasce” di Go Wine in Italia) vengono segnalate cantine che hanno condotto nel recente periodo un lavoro di ricerca e attenzione a favore di vitigni autoctoni, con un occhio di riguardo da parte della Guida verso quelli rari o comunque meno conosciuti. Il simbolo va infatti ad evidenziare un’altra caratteristica del volume: quella di dare voce, attraverso la narrazione di tanti vignaioli, anche al loro impegno a favore della viticoltura di territorio. La selezione che si ricava rappresenta un panorama davvero straordinario di vitigni e di vini.