Il bensone modenese, in dialetto bensòun, è una specialità tipica della città di Modena, forse la più antica di queste zone. Pare addirittura che abbia un’origine millenaria.
Un tempo, in occasione del Sabato Santo e di altre feste religiose, era consuetudine far benedire il dolce in chiesa. Da qui, probabilmente, trae il suo nome: pane di benedizione, che in dialetto modenese è poi diventato Bensone.
I modenesi festeggiano il Bensone il 1° dicembre, giorno di Sant’Eligio, in dialetto Sant’Alò, protettore degli orafi e dei fabbri: la tradizione, infatti, vorrebbe che nel Medioevo il Bensone fosse il dolce dato in dono in questo giorno proprio alla corporazione di questi mestieri.
Si tratta di un dolce secco semplice e genuino, realizzato con ingredienti poveri e di facile reperibilità: farina, latte, uova, burro e miele (successivamente sostituito dallo zucchero). La versione originale non prevede alcuna farcitura ma, negli anni, è andato arricchendosi di marmellata o, per una proposta ancora più golosa, con crema al cioccolato e nocciole.
Da servire ai vostri ospiti a fine pasto, in accompagnamento a un buon caffè o a un bicchiere di lambrusco, come vuole la tradizione.
Ingredienti
500g farina 00 – 200g zucchero semolato – 2 uova – 100g burro – 16g lievito per dolci – 150ml latte intero – 150g marmellata di prugne oppure crema nocciola – scorza di ½ limone grattugiata – 1 cucchiaino di liquore all’anice – zuccherini per decorare.
Preparazione
Mettete in una ciotola la farina, miscelata con il lievito, lo zucchero, il burro a dadini ammorbidito e le uova e iniziate a lavorare con la punta delle dita.
Profumate con la scorza di limone grattugiata e il liquore, quindi trasferite su un piano di lavoro e proseguite a impastare con le mani fino a ottenere un panetto morbido e compatto.
Stendete l’impasto su un foglio di carta forno e ricavate un quadrato da 30 cm circa.
Farcite con la crema al cioccolato e nocciole oppure con la marmellata di prugne.
Aiutandovi con un foglio di carta forno, ripiegate l’impasto, facendo tre pieghe e poi sigillate bene i bordi.
Trasferite il rotolo in una teglia, foderata con un foglio di carta forno, e praticate un leggero taglio centrale.
Spennellate la superficie con un tuorlo, leggermente sbattuto.
Cospargete con gli zuccherini e infornate in forno ventilato a 180 °C per circa 35 minuti.
Trascorso il tempo di cottura, sfornate il dolce e lasciatelo intiepidire, quindi tagliatelo a fette e servite.
È tradizione consumarlo a fine pasto, inzuppato in un bicchiere di Lambrusco Grasparossa, rosso e corposo in cui il bensone si intinge diventando un delizioso e aromatico boccone dolce.