Il Principato di Monaco è in fermento per i preparativi del 39° Festival di Primavera delle Arti.
Nei quattro fine settimana dedicati a questa rassegna di altissimo livello, dall’8 marzo al 2 aprile 2023 si concentreranno ventuno appuntamenti dedicati alla musica, al cinema, alla poesia, interpretati da solisti, da formazioni orchestrali e cameristiche di assoluto rilievo internazionale.
La presentazione è avvenuta a fine novembre al Théâtre Princesse Grace di Monaco, da parte della direttrice degli Affari Culturali del Principato Françoise Gamerdinger e del direttore artistico del festival Bruno Mantovani accompagnato dal pianista Denis Pascal.
Il progetto del Direttore Bruno Mantovani
Mantovani sottolinea “ho scelto di titolare il festival anche quest’anno ‘Ma fin est mon commencement (la fine è il mio inizio) al fine di sollevare degli interrogativi sull’evoluzione stilistica di un autore.
Con questo intento proporrò al pubblico l’opera completa per violoncello e pianoforte di Gabriel Fauré interpretata da Aurélien e Denis Pascal, le dieci Sonate per pianoforte di Alexander Scriabin nell’interpretazione di Varduhi Yeritsyan, l’immenso corpus pianistico di Franz Schubert affidato a Michel Dalberto. Inoltre, Laurence Equilbey, alla direzione delle sue due formazioni, l’Insula orchestra e il coro da camera Accentus, interpreterà in compagnia di prestigiosi solisti come Hélène Carpentier o Thomas Oliemans, un concerto dedicato ai grandi affreschi vocali e orchestrale di Felix Mendelssohn”.
La grafica della comunicazione
Mantovani spiega, inoltre, le ragioni della scelta grafica di quest’anno affidata alla pittura dell’americano Robert Guinan. “La sua – sottolinea il direttore artistico – è una pittura dell’attesa e del movimento, che ben evoca il programma di quest’anno, in bilico fra immobilità ed energia, ripetizione e sviluppo”.
Coadiuvata da video con interviste ai musicisti, la presentazione del Festival Printemps des Arts scandisce i numerosi tempi forti.
Un posto di rilievo occupa la contemporaneità con quattro prime esecuzioni assolute: l’Antigone di François Meïmoun in cui la voce di Laurent Stocker duetta con l’Orchestre Philharmonique di Monte-Carlo (31 marzo); il nuovo quartetto Extasis (1 aprile) di Philippe Schoeller; il ciclo clavicembalistico Désordres passagers di Christophe Maudot (25 marzo); Remember di Fabrice Jünger con il convolgimento di giovani non musicisti, un quartetto e l’elettronica (22 marzo).
Le formazioni del festival
Ci saranno formazioni internazionali come la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestre des Pays de Savoie, La Diane Française, l’Ensemble TM+ e quelle cameristiche con i quartetti Diotima, Énéide e il Trio Bernold. Uno spazio importante sarà consacrato ai ritratti di Michel Dalberto e del Quartetto Diotima che avranno modo di mostrare le loro eccezionali capacità virtuosistiche e interpretative. Dalberto, monumento del pianismo francese, si esibirà in tre occasioni, come solista, con l’orchestra e con il baritono Edwin Crossley-Mercer in un programma che accosta il lied alla melodia francese.
Il Quartetto Diotima percorrerà un secolo di musica da camera dall’inizio del Novecento ai giorni nostri, dal Primo Quartetto di Béla Bartók alla creazione di Philippe Schoeller, passando per György Ligeti e Steve Reich.
Il focus
Vi sarà un focus sulla musica americana di Aaron Copland, Elliott Carter, Steve Reich con un’apertura al jazz di Chet Baker affidato al romano Riccardo Del Fra e al suo quintetto, accompagnati dall’Orchestre des Pays de Savoie. La prestigiosa BBC Symphony Orchestra, diretta da Eva Ollikainen, interpreterà la Sinfonia n. 7 di Sibelius, il Concerto per pianoforte della compositrice americana franco Betsy Jolas e la Sinfonia n. 1 di Samuel Barber, grande ammiratore del contemporaneo finlandese. Il cinema americano sarà presente con film muti surrealisti sulle note del Quartetto Éneide.
Alcuni concerti esploreranno le relazioni tra declamazione e musica, le poesie di Anna Akhmatova saranno accostate all’integrale delle sonate di Scriabine.
L’attore Laurent Stocker leggerà un testo ispirato a Arthur Rimbaud, scritto da Pierre Michon, e accompagnato dalle improvvisazioni della pianista Camille Taver. Stocker sarà inoltre la voce recitante insieme all’Orchestre Philharmonique di Monte-Carlo della nuova opera di Meïmoun.
Gli incontri con gli artisti
Scandiscono la prossima edizione, tavole rotonde, masterclass e riunioni conviviali con artisti, compositori e giornalisti prima e dopo i concerti (queste ultime nella magnifica e iconica cornice dell’Hotel Hermitage di Monaco).
Del festival verrà messo in evidenza anche il complesso e affascinante lavoro dietro le quinte con un ciclo di interviste ad artisti inserite sul sito.
Ben 14 luoghi dentro e fuori le mura del Principato, sale da concerto e spazi non convenzionali, ospiteranno gli appuntamenti dell’edizione 2023, dall’Auditorium Rainier III all’Opera, dal One- Monte-Carlo e Galerie Hauser & Wirth all’Hôtel Hermitage, dal Théâtre Princecce Grace al Club des résidents étrangers, dall’Église Saint-Charles al Théâtre des Variétés, dal Tunnel Riva alla Société nautique, dal Museo Oceanografico al Centre Culturel Prince Jacques a Beausoleil dall’Hôtel de Monaco a Cap-d’Ail al Conservatorio di Nizza.
Il programma completo
Il prezzo dei biglietti varia dai 20 ai 40 euro; biglietti di 10 euro per giovani fino ai 25 anni, entrata gratuita per i bambini fino ai 12 anni. Per gruppi biglietti ridotti.
FESTIVAL PRINTEMPS DES ARTS DE MONTE-CARLO
12 avenue d’Ostende MC 98000 Monaco, tel +377 98062828; printempsdesarts.com