Sulla sommità di un colle che guarda dall’alto la sua nota zona archeologica, e questo tratto della valle del Tevere, c’è Otricoli, borgo medioevale di poco meno di duemila abitanti in provincia di Terni.
L’origine del paese è di epoca preromana, ad opera dei bruzii e degli umbri, ma è durante il periodo romano che la città conobbe un grande sviluppo; lo stesso toponimo del paese deriva da ocriculum, cioè piccola rocca, ad indicare la parte più elevata della città.
Distrutta e ricostruita, Otricoli, in epoca medioevale, costruita su una collina in posizione strategicamente importante per le comunicazioni, ha una storia strettamente legata al suo castello fortificato tra il Tevere e l’importante via Flaminia.
Il suo centro storico si è ottimamente mantenuto conservando all’interno della cinta muraria gli edifici ed i monumenti dell’epoca medioevale, armonicamente integrati con quelli delle epoche successive.
Un paese di tufo
Molti i palazzi del centro costruiti usando il tufo caratteristico della Tuscia, alcuni dei quali con i “profferli” di tipo viterbese, la classica scala esterna dei palazzetti che porta al loggiato superiore; la preromanica Collegiata S. Maria Assunta ed il Palazzo dei Priori, attuale sede del comune e dell’Antiquarium Comunale.
La chiesa parrocchiale di Otricoli, dedicata a Santa Maria Assunta, è ubicata nel punto più alto del paese, sulla piazza principale è un importante esempio dell’architettura preromanica del VII secolo, in seguito più volte ristrutturata, contiene affreschi quattrocenteschi.
Interessante anche il settecentesco Oratorio di San Giuseppe da Leonessa, un elemento qualificante dell’architettura settecentesca del centro storico di Otricoli.
La Chiesa di San Salvatore invece risale al duecento e recenti interventi di restauro hanno riportato alla luce un raro affresco trecentesco di scuola umbra e affreschi di ex voto particolari e di grande valore storico-artistico sulla pareti laterali, tra i quali tre immagini raffiguranti la “Madonna del latte”.
Interessante anche la casa Squarti-Perla con la sua eccezionale porta costruita interamente da frammenti antichi, come i vecchi portici del Borgo, antiche stazioni di posta ed alcuni altri palazzi del centro storico situati nei pressi della Collegiata.
Poco distante da Otricoli c’è Poggio, una sua frazione, con la sua rocca trecentesca, circondato da una cinta muraria con alcune torrette e l’antica chiesa di San Nicola, nel cuore del borgo.
Qui a fine luglio si svolgono le Giornate Medioevali, una rappresentazione storica in costumi medievali che interessa l’intero borgo ed i suoi abitanti
L’area archeologica
Proprio sotto Otricoli, invece, c’è una importante area archeologica che, per dimensioni, stato di conservazione, caratteristiche dei suoi monumenti e ricchezza dei materiali rinvenuti durante gli scavi, tra cui spicca il “Giove di Otricoli”, è uno dei siti archeologici più importanti d’Italia.
Nel corso dell’anno, il centro storico di Otricoli, rivive la sua storia grazie a numerose manifestazioni enogastronomiche e rievocative; tra queste la festa del Patrono San Vittore con una suggestiva processione.
Emozionante e partecipata anche la rievocazione del martirio di San Vittore, quando la comunità di Otricoli si ritrova lungo le sponde del Tevere, in una chiesa settecentesca appoggiata ai ruderi di un convento benedettino, con la statua del Santo che a bordo di una barca risale la corrente nella grande ansa scortata da fiaccole e torce.
Nelle tante occasioni ed eventi, i prodotti tipici locali sono sempre protagonisti; tra questi l’olio d’oliva, il vino e la focaccia tipica di Otricoli, detta Fallone, una pasta lievitata, condita con olio extra-vergine di oliva, rosmarino e sale grosso e cotta direttamente sul pavimento, in mattoni, dei forni a legna; oppure la Pizzola, una pasta poco lievitata e cotta in olio bollente e la Fregnaccia, un impasto liquido tipo crepes formato da farina, acqua e sale e cotto su una padella di acciaio.