Ferraris Agricola e Mazzetti d’Altavilla danno il benvenuto a “7.0 Le Origini”,
il Distillato che valorizza le suggestive note di Ruché del vigneto più storico di Castagnole Monferrato
Il Ruché, antico, magico e misterioso… come può non essere tale un vitigno molto particolare che regala un vino altrettanto “strano”?.
“Che Dio mi perdoni se, per dedicarmi anima e corpo alla vigna, a volte ho trascurato il mio Ministero”, così si esprimeva Don Giacomo Cauda, uno di quei preti contadini, che dopo la messa, di prima mattina , avvolta la tonaca attorno ai pantaloni, saliva sul trattore per condurre le vaste terre del beneficio parrocchiale.
Don Giacomo era arrivato a Castagnole Monferrato (Asti), vera bandiera enologica del Ruché, nel 1964. è stato lui, alla fine degli Anni Settanta, con le sue bottiglie dall’etichetta Ruché del Parroco, il primo a credere nel futuro di questo vino rosso dal profumo intenso.
Non so se credere all’intercessione dello Spirito Santo o al caso, la verità è che da allora il Ruché ha percorso tanta strada e quei filari ecclesiastici de La vigna del Parroco, oggi sono i ceppi più antichi esistenti in tutto l’areale di produzione.
Il Ruché è diventato un’icona del Monferrato, grazie alla sua inconfondibile identità e ad una produzione limitata a sette comuni del Nord-Astigiano, una piccola grande Doc. Gira per il mondo e piace.
Vino singolare , dal colore rosso granata scarico e dai profumi che ricordano le spezie e il pepe nero, il Ruché, al palato è ricco di suggestioni, di medio corpo, con finale asciutto e giustamente tannico.
Oggi, fa parlare di sé, eccome!. A quasi sessant’anni dagli impianti effettuati di Don Cauda e alle porte di questo autunno la “Vigna del Parroco” è protagonista di una novità assoluta che riguarda anche il mondo della distillazione.
Grazie alla collaborazione fra l’Azienda Ferraris Agricola di Luca Ferraris – attuale proprietaria dei filari più storici di Ruché – e Mazzetti d’Altavilla – Distillatori dal 1846, antica realtà da tempo attenta alla valorizzazione del Ruché nella distillazione, nasce la Grappa 7.0 Le Origini, la nuovissima Riserva ottenuta dall’esclusiva distillazione di vinacce provenienti dalla “Vigna del Parroco”.
Per estimatori e curiosi si tratta di un nuovo concept di Grappa che segna l’evoluzione della 7.0 Barricata di Ruché, già creata nel 2016 per trasmettere attraverso il linguaggio moderno dei numeri gli elementi cardine del vitigno d’origine: 7 come le generazioni dei “Distillatori Mazzetti d’Altavilla” e i comuni nei quali maturano le uve di Ruché di Castagnole Monferrato. 0 i chilometri percorsi dalle vinacce di Ruché per raggiungere la Grapperia (ridotto impatto ambientale della produzione grazie all’uso di fonti energetiche rinnovabili).
Ci sono momenti nei quali per guardare al futuro occorre tornare là, dove tutto è partito. Grappa Le Origini – commenta Silvia Belvedere Mazzetti, Direttore Commerciale e Marketing di Mazzetti d’Altavilla – realizza la nostra mission intrappolando le più ancestrali note delle vinacce di Ruché provenienti dal vigneto più antico esaltate da un invecchiamento di 24 mesi in barrique per esprimere una grande complessità. Il Ruché rappresenta un emblema del territorio, quelle radici vitivinicole (e culturali) che ci impegniamo a comunicare il più possibile al pubblico attraverso una meticolosa attenzione nella distillazione e nell’affinamento”.
La nuova grappa è prodotta in serie numerata e in veste millesimata (annata 2019) e con un grado alcolico (44%) che rimanda al parallelo in cui sorge esattamente il vigneto a Castagnole Monferrato. Sarà disponibile al pubblico in tutta Italia (nei negozi, presso i Grappa Store Mazzetti, su www.mazzetti.it) e diventa protagonista anche di alcuni eventi autunnali, assieme al Ruché Vigna del Parroco.
Primo appuntamento a “Vignale in Danza”, venerdì 21 ottobre, nel corso di una serata speciale.
“La grappa Origini porta con sé un progetto più grande, atto a valorizzare il Monferrato e la sua Storia. Sono contento, entusiasta, di aver sigillato un patto di fiducia con Mazzetti d’Altavilla. Credo infatti che la sinergia e la collaborazione tra aziende e imprenditori sia il migliore strumento per divulgare la cultura di un territorio e le sue peculiarità”, spiega Luca Ferraris, anima dell’omonima azienda. “Allo stesso tempo, siamo orgogliosi che sia proprio la Vigna del Parroco la protagonista della grappa Le Origini”.