A Distillo Milano sono stati due giorni per scoprire il mondo della distilleria artigianale dal punto di vista materiale, tecnico e professionale. Spirito Autoctono ha portato nel capoluogo ambrosiano alle Officine del Volo il proprio punto di vista e ovviamente di quello dei propri produttori per raccontare un settore in pieno fermento. Per Spirito Autoctono è stata l’occasione per portare on air due attività ben distinte.
Durante la prima giornata l’evento sociale più importante è stata la Premiazione delle Ampolle d’Oro del Nord Italia, con le differenti modalità di distillazione e le aziende che sono l’anima di Spirito Autoctono. Il giorno successivo ha avuto luogo inverce la Masterclass “Micro Distillerie: la storia che arriva dal futuro”: un panel di produttori ed esperti del settore dove si è parlato delle prospettive e potenzialità delle piccole aziende.
Gl’incontri, masterclass e approfondimenti hanno segnato l’inizio di un nuovo esaltante capitolo, per il settore del craft distilling, ossia della micro-distillazione artigianale.
La fiera “Distillo” dedicata alle attrezzature del comparto è stata un successo con oltre 800 ingressi in due giorni, con appassionati e addetti ai lavori provenienti da tutte le regioni d’Italia ma anche da altri Paesi europei. Le dodici masterclass allestite da Craft Distilling con interventi di distillatori e tecnici del settore sono andate sold out: “La vera sorpresa – hanno detto gli organizzatori, Claudio Riva e Davide Terziotti – è stato registrare così tanto interesse anche verso le sessioni più tecniche, che in alcuni casi hanno visto oltre 120 persone partecipanti”.
Scopo dell’appuntamento, rivolto sia agli addetti ai lavori della filiera della distillazione sia a coloro che in numero sempre crescente intendono avvicinarsi al mondo del rame e degli alambicchi, era quello di avvicinare l’artigianalità alle nuove tecnologie. E la tendenza che emerge con chiarezza da “Distillo” racconta di un movimento che in Italia è ancora agli esordi ma è pronto a esplodere, replicando il boom delle birre artigianali di qualche anno fa.
Un movimento in netta crescita
“A giudicare dal feedback ottenuto nei due giorni di fiera tra coloro che si sono dichiarati propensi ad aprire una distilleria – spiegano ancora Terziotti e Riva – possiamo affermare che almeno un 25% dei partecipanti è seriamente intenzionato a far partire un progetto, se non ha addirittura già iniziato a compiere i primi passi in questa direzione. Dopo decenni di chiusure stimiamo che in Italia possano aprire circa 200 nuove distillerie entro il 2030”.
Considerando che per aprire una micro-distilleria artigianale sono necessari investimenti iniziali compresi tra i 60 e i 200mila euro, è possibile individuare in Distillo un volano di sviluppo capace di generare un indotto di circa 100 milioni di euro nei prossimi anni.