Alle pendici del monte San Paolino, una rupe gessosa nella vallata del fiume Platani, osservata dall’alto dal Santuario che caratterizza la montagna, c’è Sutera, piccolo borgo agricolo di quasi 1500 anime in provincia di Caltanissetta.
Il paese, di antiche origini medioevali è inserito in un territorio di grande interesse e suggestione, tanto da essere stato insignito della Bandiera Arancione del Touring Club, simbolo di qualità dei centri minori che promuovono il turismo nel rispetto dell’ambiente.
Sutera ed il suo territorio fu abitata fin dall’epoca preistorica da popolazioni indigene, come risulta dalle numerose grotte sparse in tutto il territorio e la sua storia è strettamente collegata con quella della Sicilia, dove i Greci, i Romani, i Bizantini, fino ai Musulmani ed ai Normanni, hanno lasciato importanti testimonianze del loro passaggio.
Il piccolo borgo, con le sue case ammonticchiate le une sulle altre, in mezzo ad un dedalo di viuzze in pietra lavica e calcarea, ha mantenuto nel tempo la sua struttura di tipo medievale che ingloba fabbricati vecchi e nuovi, amalgamando armonicamente i colori del gesso con quello dei materiali più recenti.
Il quartiere in stile arabo
La parte più antica del paese è il quartiere del Rabato, di antiche riminiscenze arabeggianti, un caratteristico districarsi di viuzze strette e tortuose, su cui si affacciano le case in gesso con i tipici dammusi; i quartieri del Rabatello e del Giardinello sono posteriori, con numerosi edifici religiosi e residenze nobiliari.
Dalla cima del monte, definito “il balcone della Sicilia”, dove vi sono i ruderi dell’antico castello edificato dai bizantini ed il trecentesco Santuario con le reliquie dei due patroni del paese, San Paolino e Sant’Onofrio custodite in due urne d’argento, meta di pellegrinaggi devozionali, la vista è stupenda, spaziando dall’Etna alle Madonie, al mare di Agrigento.
Nel caratteristico borgo sono interessanti da visitare, la chiesa di S. Giovanni, del XVII secolo, la chiesa del Carmine con una acquasantiera in marmo del 1500 e una bella statua lignea della Madonna del Soccorso, la quattrocentesca chiesa romanica di Sant’Agata e la trecentesca chiesa Madre, ristrutturata in epoca rinascimentale che fu edificata nella parte più alta del quartiere storico sui resti della moschea del IX secolo, della quale ha mantenuto alcuni elementi architettonici
Un borgo agricolo da sempre
Sutera è un paese che ha sempre vissuto della sua agricoltura, caratterizzandosi per la produzione di mandorle e olive, oltre che sull’allevamento di ovini e bovini e dei relativi prodotti derivati.
Da qualche tempo, però, anche il turismo ha iniziato prendere in considerazione questo bellissimo borgo, il cui centro storico in stile mediorientale rappresenta una meta affascinante e suggestiva.
Molti gli eventi di richiamo organizzate a Sutera, paese di particolare devozione religiosa, tra i quali spicca il Presepe vivente che caratterizza l’antico centro storico nel periodo natalizio, quando viene creata un’atmosfera suggestiva di luci calde ed antichi suoni.
In questa occasione le case e le stradine del Rabato, si animano delle voci di “li panarari, viddani, pastura, conzapiatta e tessitrici” che con la loro fervente attività fanno rivivere la civiltà contadina dei primi del ’900.