La parte settentrionale del territorio laziale è caratterizzata dalla presenza di diversi laghi di origine vulcanica; uno di questi è il lago di Bracciano, che ricade all’interno della provincia di Roma il quale, con una superficie di poco meno di 60 km2, è l’ottavo lago italiano.
Sulle sue sponde sono sorte nel corso dei secoli alcuni centri, i principali dei quali sono Bracciano, Anguillara Sabazia e Trevignano Romano; poco distante c’è un altro specchio d’acqua, il piccolo lago di Martignano, anch’esso di origine vulcanica; entrambi rientrano nell’area del Parco Regionale di Bracciano-Martignano e sono diventati località turistiche molto frequentate.
Il lago di Bracciano non contiene al suo interno alcuna isola; l’emissario è il piccolo fiume Arrone, la cui foce è nel vicino mar Tirreno, a Maccarese.
Le sue sponde, che digradano verso l’acqua dalle basse colline circostanti, sono coperte di una lussureggiante vegetazione e da bei prati verdi; la parte alta delle colline è coperta di vigneti, oliveti e in parte di boschi.
In acqua, dov’è vietato l’uso di imbarcazioni a motore, se si esclude il battello pubblico che effettua servizio stagionale tra i tre centri lacustri, sono presenti molte specie di uccelli stanziali e di passo, e sono particolarmente ricche di pesci.
Il territorio del lago è stato abitato fin dalla preistoria; sul fondale sono stati ritrovati moltissimi reperti archeologici ed insediamenti protostorici di diverse epoche; il più rilevante si trova in località “La Marmotta” dove a nemmeno dieci metri di profondità è stato rinvenuto un villaggio del neolitico con grandi case rettangolari.
Al loro interno sono stati trovati vasi ed anfore contenenti cereali, frutta, ossa di animali, teli di lino, semi di papavero e vari strumenti quali asce di pietra, falcetti di legno con lama di selce, lame di ossidiana, ceramiche decorate con diversi motivi rossi, neri o bianchi; tra i reperti rinvenuti anche alcune barchette di ceramica; una statuetta di pietra raffigurante una donna e delle piroghe scavate svuotando tronchi di quercia.
Dei tre comuni lacustri, Bracciano, con quasi ventimila abitanti, è il più popoloso ed importante, in posizione dominante sull’omonimo lago, che peraltro è conosciuto anche come Lago Sabatino.
Il suo centro storico è dominato dal Castello Orsini-Odescalchi, uno dei più imponenti esempi di architettura militare fortificata esistenti in Italia, sorto nel XII secolo ampliando una torre quadrata preesistente.
Nel quattrocento e cinquecento il castello ed il borgo subirono assedi e vari tentativi di conquista, quasi sempre resi vani dalle sue possenti mura, passando per le mani di diverse famiglie nobiliari fin quando tornò a metà ‘800 in possesso per la seconda volta degli attuali proprietari.
La famiglia Odescalchi sottopose il castello ad un radicale restauro tanto che si presenta ancora oggi nella sua maestosità, completamente arredato con mobilio antico e pregevoli affreschi all’interno; tra l’altro è rinomato per ospitare anche ricorrenze particolari come i matrimoni di personaggi del jet set internazionale.
Anguillara Sabazia è la seconda cittadina importante del lago, famosa per il Centro Espositivo del Neolitico, che contiene numerosissimi reperti rinvenuti sulle sponde e sui fondali del lago di Bracciano, tra cui una piroga neolitica di quasi dieci metri.
Il nome della cittadina deriva da un’antica villa romana, detta “Angularia”, perché era costruita dove il lago forma un angolo; poco fuori dal borgo c’è una sorgente di acqua effervescente naturale, conosciuta come “Acqua Claudia”.
Nella parte settentrionale del lago, tra la costa e il monte di Rocca Romana, c’è l’antico paese di Trevignano Romano, di quasi seimila abitanti, caratterizzato dalla presenza dei resti di un castello duecentesco che lo sovrastano e dalla cinquecentesca chiesa della Madonna Assunta in cielo, situata anch’essa sopra il centro storico, dalla quale si gode un panorama stupendo del lago; al suo interno alcune interessanti opere pittoriche di un artista della scuola di Raffaello.
I turisti che frequentano il lago di Bracciano possono godere, oltre che della balneazione delle sue acque, anche dell’ospitalità del Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano, un’area protetta a cavallo tra le Province di Roma e Viterbo al cui interno vi sono la “Caldara di Manziana”, caratterizzata dalla presenza di acque sulfuree e di boschetti di betulle e la zona umida delle “Pantane e Lagusiello” di Trevignano, area di rifugio per un numero sterminato di uccelli acquatici.
La ricchezza di ambienti naturali diversi favorisce la presenza di numerose specie animali, dai mammiferi di grosse dimensioni, come il cinghiale, ed altri introdotti a scopo venatorio: il muflone e il daino, ai più rari gatto selvatico e lupo recentemente avvistato.
I boschi che circondano il territorio attorno al lago sono costituiti da vasti castagneti, querceti e faggeti alternati ad ampi spazi aperti e coltivati, frutto della costante presenza umana nell’area.