Bere il caffè in compagnia non è solo usanza napoletana; salendo in Valle d’Aosta infatti il caffè alla valdostana è un modo comunitario di bere il caffè, tipico costume della cucina locale.
La sua preparazione richiede un contenitore apposito, la grolla o coppa dell’amicizia, intagliato in un pezzo di legno.
In Valle d’Aosta, come nel resto d’Europa, il caffè si diffuse a cavallo tra il XVI e il XVII secolo. La diffusione iniziale, come si deduce dal nome in patois valdostano, che è un dialetto derivato dal francese, café à la cognèntse, si riferisce a Cogne.
Le varietà di caffè normalmente utilizzate per il caffè alla valdostana sono quella arabica e quella robusta.
Il caffè alla valdostana si beve à la ronde (= a turno) nella coppa dell’amicizia (in francese, coupe de l’amitié) un contenitore di legno con coperchio e vari beccucci, sempre in numero pari, usato soprattutto in Valle d’Aosta. Ogni convitato beve da un beccuccio differente.
La preparazione per 4 persone
4 tazzine di caffé
2 tazzine di grappa valdostana
8 cucchiaini di zucchero
scorzette di limone
scorzette d’arancio.
Versate, nella tipica “Coppa dell’amicizia” valdostana, il caffé, che deve essere lungo e bollente, meglio se preparato per infusione diretta e non espresso; aggiungete lo zucchero, le scorze d’arancio e di limone.
Cospargete l’orlo della coppa con zucchero, bagnandolo con la grappa e versandone il resto nel caffé. Appiccate il fuoco al liquido, rimestando con un cucchiaio e lasciando bruciare fino a quando lo zucchero sul bordo non sia caramellato.
I convitati berranno, una volta spenta la fiamma con il coperchio, uno dopo l’altro e in senso antiorario, dai diversi beccucci della coppa.
In collaborazione con Fuoriporta (https://www.fuoriporta.org)