All’interno della Sardegna, in provincia di Nuoro, poco distante dalla sua cima più alta, il Gennargentu, ecco Mamoiada, paese di circa 2.600 abitanti nel cuore della Barbagia di Ollolai.
Questa cittadina ha origini antichissime; il suo territorio è cosparso di Nuraghi, “Domus de Janas”, Menhir e “Perdas Longas”.
Il paese dei Menhir
Una quindicina d’anni fa fu ritrovato alla periferia del centro abitato, un grande Menhir di granito chiamato ”Sa Perda Pintà”, che contiene una serie di copelle e di incisioni concentriche simili a quelle ritrovate in alcuni siti dell’Irlanda, della Scozia o della Francia.
Menhir di grandi dimensioni sono quelli di Buscuddui e di Firuli e diversi altri sono stati rinvenuti a Perda Longas.
Numerose anche le necropoli ritrovate, sparse per il territorio come quella piccola di Ovau, le domus di Sir’oni e Sa i’u Ruvia e la necropoli di Orgurù, che ha una figura taurina scolpita su un pilastro.
Molte le chiese antiche presenti a Mamoiada; tra le altre quella quella medioevale di Nostra Signora di Loreto e la chiesa dei SS. Cosma e Damiano risalente al VII secolo, uno dei più antichi della Barbagia.
Attorno a questa chiesa, com’è nella tradizione dei villaggi religiosi greci, é stato costruito nel tempo il complesso delle “cumbessie” successivamente riattate, ampliate e in alcuni casi ricostruite.
Un territorio vocato all’agricoltura e pastorizia
Attorno a Mamoiada, situata nel Supramonte di Orgosolo, vi sono numerose sorgenti naturali, corsi d’acqua, pascoli e vigneti, dai quali si ricava soprattutto il forte vino Cannonau.
Il paese è famoso, e non solo nel territorio isolano, per il suo caratteristico carnevale, una delle più antiche manifestazioni folcloristiche popolari della Sardegna, ma sono numerose le feste e sagre popolari che vi si organizzano.
Tra queste la più importante è la festa di Sant’Antonio Abate, che vede anche la prima uscita dell’anno dei Mamuthones e degli Issohadores, maschere apotropaiche di propiziazione agraria.
La festa dei Santi Cosma e Damiano, sull’altipiano di Lidana, rappresenta, poi, la fine dell’anno agrario ed é motivo di attrazione per le genti della Barbagia di Ollolai.
In queste, come altre occasioni di festa, i costumi tradizionali assieme ai piatti e prodotti tipici sono indiscussi protagonisti.
Tra i dolci tipici troviamo i Popassinu nigheddu, Popassinu biancu, Caschettas, Coccone hin mele, Hulurjones de mendula, Orulettas, Gattò, Amarettos, Pistoccos, Guelfos, Sevadas.
Anche il pane a Mamoiada è una tradizione e molte famiglie lo preparano ancora in casa e lo cuociono nei forni a legna; si trova il Pane ‘e voledu, Pane ‘e granza, Pane hin gherda, Hulurjones e “Su pane ‘e vresa”, meglio conosciuto pane carasau, che prende il nome dal termine mamoiadino ” ‘aresare”, tagliare in due.