Il Crasanzin è una pagnotta di origini piuttosto remote tipica delle vallate alpine piemontesi, soprattutto della Val d’Ossola e della Valle Antrona.
La pagnotta è a base di farina integrale di segale, con l’aggiunta di frutta secca: noci, nocciole, mandorle, uva americana appassita, fichi secchi, mele, a volte tutte assieme, altre solamente con alcune di esse, a discrezione di chi la produce.
Un tempo tradizionale dolce delle feste natalizie, la sua tecnica di produzione viene ancora oggi tramandata da una generazione di panettieri all’altra, anche se oggigiorno la si produce durante tutto l’anno.
La sua forma è arrotondata, con diametro è di circa 20 cm. e spessore è di 2-3 cm ed una superficie ruvida ed irregolare.
La crosta è dura, di colore marrone con sfumature dorate, mentre la mollica deve essere morbida e ben cotta.
Il Crasanzin si ottiene impastando farina integrale di segale con l’aggiunta della frutta secca tagliata a pezzi; una volta impastato il tutto, si formano i pani, ornando la superficie con gherigli di noci e zucchero.
In alcuni paesi della Val d’Ossola, in occasione del Natale, al pane veniva data la forma di un pupazzetto, con evidente riferimento a Gesù Bambino.
Il Crasanzin è un ottimo sostituto del pane per accompagnare spuntini o antipasti a base di affettati e formaggi.