L’entroterra savonese è uno scrigno di tesori; tra questi c’è il piccolissimo borgo di Balestrino, nel loanese, poco distante dalla costa ligure, che conta poco più di seicento abitanti.
Il paese si trova nella vallata cdi Rio Ponte, circondata da pendii montuosi e caratterizzata da una distesa di uliveti, orti, vigneti e dalla foresta incontaminata dell’Erexea, polmone verde del territorio, che fanno da cornice all’abitato.
Composto da quattro frazioni, Borgo, Poggio, Cuneo e Bergalla, il territorio di Balestrino è ricco di stradine e sentieri panoramici, ideali per passeggiate, trekking e mountain-bike; di particolare interesse il sentiero delle “Terre Alte”, un anello che tocca i principali punti storico-archeologici della vallata, uno dei quali è il santuario di Monte Croce, da anni meta di pellegrinaggi da tutta l’Europa.
Disperso tra la boscaglia c’è anche il vecchio borgo medioevale, abbandonato negli anni ’50; un luogo suggestivo che resta una chiara testimonianza del passato.
Balestrino, borgo medioevale nell’entroterra ligure
Le origini di questo luogo sono infatti medioevali, anche se tracce di presenza umana in epoca paleolitica e successivamente romana sono state trovate in diverse località.
A cavallo del millennio, con la presenza dei monaci dell’Abbazia benedettina di San Pietro dei Monti, il territorio si aprì alla coltivazione di ulivi, legumi e cereali lungo i pendii dei monti, che vennero terrazzati come in altre parti della Liguria.
Fu un’epoca nella quale Balestrino conobbe una certa espansione economica, supportata dalla costruzione di mulini, frantoi, fornaci e saponifici, divenendo il centro principale della vallata che, nei secoli successivi, seguì comunque le sorti del resto del territorio e dei suoi diversi potentati, fino ai giorni nostri.
Nel piccolo borgo vi sono un paio di edifici religiosi degni di nota: la chiesa di San Giorgio, con affreschi quattrocenteschi e la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, costruita sui resti di una chiesa molto più antica, con due altari in marmi policromi e gli stemmi nobiliari della famiglia Del Carretto che governava in epoca medioevale.
Il piccolo borgo è sovrastato dall’imponente castello dei Del Carretto, di epoca medioevale, ma completamente rifatto nel ‘600 e restaurato e riarredato nei secoli successivi.
Un’economia prevalentemente agricola
L’economia di Balestrino e delle sue frazioni è prevalentemente agricola, con coltivazioni dell’ulivo e della frutta, in particolare pesche, albicocche e patate.
Diverse le manifestazioni organizzate, tra le quali la festa dei “Vecchi Mestieri”, il “Palio degli Asini dei Quattro Borghi”, la “Cinque giorni di Balestrino”, la “Castagnata”, la “Fiera dell’Antiquariato” e quelle religiose di San Giuseppe e della Madonna della Guardia.
In queste occasioni anche i prodotti tipici locali, come la gastronomia balestrina si mettono in bella mostra, per la gioia di chi interviene alle varie manifestazioni; i piatti tipici di Balestrino soprattutto, semplici e poveri, hanno sapori e aromi tipicamente liguri: tra questi i ravioli con il “Faraballa”; lo “Zemin”, il “Turtelin” e la caratteristica “Panizza” ligure.