In questi giorni di forzato isolamento a causa della pandemia da Covid-19 Coronavirus hanno fatto molto discutere i servizi televisivi di ragazzi, che fregandosene delle direttive ministeriali, hanno affollato i locali della movida prima dell’ultimo decreto.
Giovani che hanno messo in pericolo la propria salute e quella dei propri cari come anche della collettività; ma c’è anche un’altra realtà; una realtà che lontana dai banchi vuoti delle scuole chiuse, vuole aiutare come può.
Il diciannovenne Riccardo Tiritiello, cresciuto in quartiere difficile del milanese come solo Quarto Oggiaro può essere, che frequenta l’ultimo anno dell’Istituto Paolo Frisi ha il sogno di diventare un grande chef.
Per adesso, però, Riccardo di grande ha di sicuro il cuore; colpito dalle tante immagini di stoici dottori dell’ospedale Sacco, ha convinto suo padre e suo nonno, proprietari di una gastronomia, a cucinare per i medici impegnati nella “guerra contro il Coronavirus”.
Nei giorni scorsi, in piena emergenza, ha iniziato questa grande iniziativa che vorrebbe continuare a ripetere insieme ad altri e proprio per questo ha creato la mail chefincorsia@gmail.com per cercare ristoratori, gastronomie e pasticcerie che vogliano aiutare “i tanti medici che con turni incredibili donano se stessi per i tanti pazienti”.
Hanno aderito Pasticceria Angela Milano che ha donato dolci e pasticcini e anche Eataly e altre realtà della ristorazione.
La raccolta cibo avviene presso il mercato rionale di Quarto Oggiaro per poi procedere al vicino Ospedale Sacco.
Questa è la testimonianza della gioventù che ci piace. Fa assolutamente meno rumore di quella della movida ma ci piace sperare – e credere – che sia la maggioranza.