Un’antica leggenda racconta che al tempo delle scorrerie dei Mori lungo la costa adriatica, qualcuno di loro si spinse nell’interno per costruire una roccaforte nel cuore della cristianità; forse è solo una leggenda o forse no, fatto sta che in questo territorio della provincia fermana c’è il Castello di Moresco attorno al quale si è sviluppato un piccolo borgo medioevale che ospita oggi poco più di seicento abitanti.
Il Castello di Moresco, del XII secolo, sorge in posizione strategica sulla sommità di un colle che controlla la sottostante valle del fiume Aso; sul luogo sono state rinvenute tracce di insediamenti precedenti d’epoca romana e poi longobarda.
Con la sua caratteristica torre merlata di sette lati, il castello, che domina dall’alto la valle sottostante, ha subito nel corso dei secoli varie modifiche strutturali; dalla sua sommità è possibile godere una stupenda veduta dell’intero paesaggio delle colline, delle valli e dei paesi picentini; dalla sommità della torre lo sguardo spazia, nei giorni limpidi, dal monte Conero al Gran Sasso e fino alle coste albanesi.
Nel ‘500, periodo di suo massimo splendore, Moresco si arricchisce di chiese e di opere d’arte, come la chiesa parrocchiale di San Lorenzo che conserva tele sei e settecentesche.
La cinquecentesca Torre dell’orologio, che sovrasta la porta d’accesso al castello ed al paese, scandisce ancora i rintocchi delle ore, alternandosi con la grande campana cinquecentesca della chiesa.
Un centro storico spettacolare
Il centro storico è a struttura ellissoidale, con viottoli stretti, la piazza triangolare porticata, tra gli edifici civili sono di notevole interesse il palazzo di Patrizio Gennari e quello del cardinale Capotosti, mentre fuori le mura c’è il Santuario della Madonna della Salute e, soprattutto, la Chiesa di S. Maria dell’Olmo, ampliata nel ‘500 inglobando un’antica edicola gotica, che la divide in due parti con due differenti altari.
All’interno del Palazzo Comunale è stata ricavata una piccola pinacoteca nella quale sono conservate varie opere provenienti da chiese e collezioni private, tra le quali una grande pala d’altare.
Nel Club dei borghi più belli d’Italia
Moresco fa parte del club dei più bei borghi d’Italia, di cui è uno dei soci fondatori; l’atmosfera che circonda questo piccolo borgo medioevale di poco più di seicento abitanti rimanda ai tempi delle dame e dei cavalieri, delle storie e dei tornei cavallereschi dell’epoca medioevale.
Diverse le iniziative che vengono organizzate nel borgo, sia di natura religiosa, sia folkloristica; tra queste la Cena nel Medioevo, la Sagra della polenta con le vongole, quella dell’Asado, quella del Ciauscolo e la Festa del Braciere.
Ogni occasione è buona anche a Moresco per mettere in mostra le proprie eccellenze; infatti, oltre alle sue vestigia storiche ed artistiche, Moresco oggi è nota per la produzione ortofrutticola, tra cui la pesca della Val d’Aso che, dopo decenni di eccellenza e dopo la crisi dovuta all’invadenza dei mercati esteri, sta tornando in auge grazie alla coltivazione biologica.
Tra i piatti tipici locali, la “pizza ficata” è il dolce natalizio per eccellenza delle massaie di Moresco, fatta con fichi secchi, mandorle, noci, farina, zucchero e cacao.