Siamo alla 13a stagione per il Raboso 917 Foglia Oro Colderove; con questa annata annata è stata messa in bottiglia la vendemmia 2016 e con questo importante traguardo l’antica cantina Colderove si pone come azienda che ha contribuito alla notorietà di questo vitigno trasformandolo in uno dei grandi vini rosso italiani amato e premiato da intenditori di tutto il mondo.
Per il Foglia Oro ci vogliono uve selezionate di questo storico vitigno e sapienti lavorazioni dalla vigna alla bottiglia.
Sulle rive sinistre, nella Marca Trevigiana, fino a lambire la provincia di Venezia, da molti secoli si coltiva questo antico vitigno autoctono: il Raboso.
Le vigne che producono il Foglia Oro Colderove sono situate su terreni ghiaiosi e disgregati la cui permeabilità costringe le radici ad allungarsi in profondità per assimilare il nutrimento assieme alle giuste sostanze che danno robustezza e intensità.
Per dare ulteriore forza ai grappoli viene praticata una “vendemmia verde” eseguita allo sbocciare delle gemme in maniera che i grappoli rimasti ricevano maggiore nutrimento dalla pianta.
Infine, le uve vengono vendemmiate tardi quando i grappoli sono surmaturati, carichi di zuccheri con gli acini ricchi di tannini. Le foglie di vite in quel periodo acquisiscono toni cangianti fino al giallo oro e da qui nasce anche il suo nome: Foglia Oro, appunto.
Poi avviene la vinificazione con la fermentazione sulle bucce per oltre due settimane e a seguire un attento affinamento prima in botti di rovere da 600 litri, poi in barrique che conferiscono a questo nobile rosso caratteristiche uniche che vanno a mitigare la tipica spigolosità del vitigno, rendendolo morbido e vellutato al palato.
Per questo agli enologi Colderove piace dire di “aver domato” il Raboso, un vino storico.
Raboso, un vino storico.
I contadini riferiscono con i loro vivaci racconti, supportati da documenti ufficiali, di come e perché questo vitigno ha fatto la storia del territorio.
In particolare il Raboso è famoso per aver resistito alla filossera della seconda metà dell’800 che aveva fatto una vera strage di viti in Europa e per essere chiamato dai navigatori della Serenissima di Venezia “vin da viajo” (vino da viaggio) perché affronta cambi climatici e il passare del tempo senza subire alterazioni e pertanto poteva essere portato anche in lunghi viaggi.
Il Raboso e la prima guerra mondiale
In tempi più recenti il Raboso è stato attore nel drammatico scenario della prima guerra mondiale, ed ecco il perché del nome 917.
Le testimonianze raccontano che i generali italiani avessero ordinato alle famiglie di sfamare le truppe nemiche in ritirata, ma questa decisione non ha impedito razzie di vino e alimenti da parte di alcuni soldati allo sbando e quindi le famiglie contadine, nel tentativo di sottrarre i formaggi, li nascosero sotto le vinacce di Raboso facendo inconsapevolmente nascere un’altra tradizione culinaria veneta: quella del Formaggio Ubriaco.
Per la storica cantina Colderove portare avanti la diffusione di questo importante vitigno è motivo di costante ricerca e lavoro per continuare a soddisfare e stupire i nostri clienti, gli appassionati di questo vitigno e avvicinare chi ancora non si è deliziato con un calice di questo vino rosso dal colore intenso quasi privo di trasparenza. Il Raboso ‘917 Foglia Oro viene prodotto in quantità limitata e viene distribuito in prenotazione da metà febbraio; questo ottimo vino della Marca Trevigiana, con una gradazione alcolica di 13°, possiede note olfattive che evocano la marasca matura e piccoli frutti di bosco. Il retrogusto lungo si fissa piacevolmente nella memoria sensoriale. È un ottimo compagno di carni rosse, cacciagione e formaggi stagionati e se conservato in luogo adatto invecchia tranquillamente anche 5-6 anni. Naturalmente, come tutti i grandi rossi, va ossigenato almeno un paio d’ore prima di degustarlo.