Nel Consorzio Tutela Vini Gambellara è nato un progetto triennale dedicato alla viticoltura sostenibile. Il territorio della Doc farà parte dello studio sperimentale denominato “Tecniche innovative di gestione del suolo in vigneto e loro influenza sulla biodiversità e sulla fertilità”, che avrà l’obiettivo di fornire ai viticoltori indicazioni su come coltivare al meglio i vigneti per migliorare la biodiversità del territorio e la vita delle piante.
Il progetto è stato presentato un paio di settimane fa nel corso de convegno che si è svolto a Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza.
“Negli ultimi decenni – ha spiegato Silvano Nicolato, Presidente del Consorzio Tutela Vini Gambellara – stiamo assistendo ad una forte riduzione delle risorse naturali negli ecosistemi agricoli, ma anche alla richiesta di un approccio sempre più sostenibile da parte dei consumatori. La Doc Gambellara ha da sempre una forte propensione ad un pensiero alternativo nella viticoltura, tanto da essere l’avamposto del vino naturale con l’Associazione VinNatur. Per questo siamo felici di far parte di questa sperimentazione triennale che ci vedrà in prima fila per migliorare la salubrità del nostro territorio”.
Viticoltura sostenibile, capofila del progetto sarà La Biancara
La ricerca, che coinvolgerà anche il Consorzio Tutela Vini Colli Euganei, verrà condotta nel periodo tra il 2019 e il 2021; capofila del progetto sarà la cantina La Biancara di Angiolino Maule e il gruppo di lavoro sarà composto, oltre che dai due Consorzi di Tutela, anche da VinNatur, Cantine Vitevis, IRECOOP Veneto, il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente.
“Ci auguriamo che questo studio – ha detto Angiolino Maule, Presidente VinNatur e titolare de La Biancara – sia il primo passo di un proficuo percorso con i produttori del Consorzio, per sensibilizzare maggiormente le aziende verso il tema della sostenibilità e avvicinarle ad una viticoltura sempre più attenta all’ambiente”.
Nel corso del dibattito, accanto a Giovanni Ponchia, Direttore del Consorzio e moderatore del convegno, hanno preso la parola anche Silvano Nicolato e Angiolino Maule, oltre a Lorenzo Tonina di Studio Giannone il quale ha illustrato ad un pubblico attento il progetto, la sua strutturazione e i risultati attesi; Luca Pizzoli di Cantine Vitevis, con un intervento sull’importanza della coltivazione ecosostenibile per aiutare l’apparato radicale della vite e Stefano Zaninotti di Vitenova che ha presentato le misurazioni chimico-fisiche della fertilità biologica del terreno e l’utilizzo di tali analisi a livello agronomico.