Palermo … un fiore, così la chiamavano i Fenici, estesa lungo l’omonimo golfo che si adagia sulla pianura della Conca D’oro, tra il giallo e l’arancio tipico dei suoi agrumi dal sapore dolce e intenso, circondata da una cinta muraria naturale.
La sua storia millenaria le ha regalato un notevole patrimonio artistico e architettonico è stata tra le maggiori città del Mediterraneo ed è fra le principali mete turistiche.
E’ una città che parla di storia sia all’interno del suo “cuore-centro storico” che ai suoi confini periferici, attraverso ville storiche, torri d’avvistamento, tonnare, graffiti rupestri, chiese e palazzi nobiliari.
Palermo, una città policentrica
E’ una città policentrica, poiché al suo interno ingloba storiche borgate e frazioni antiche e poco distinguibili tra loro, uniti da una rete viaria capillare che mette in collegamento il centro storico con una ventina di altri insediamenti dislocati nel territorio, come le borgate marinare di Mondello, Sferracavallo, Addaura e quelle borgate di campagna, dedicate all’agricoltura degli agrumi, come Ciaculli (dove si coltiva il mandarino tardivo), Croceverde-Giardina, Belmonte Chiavelli e Santa Maria di Gesù, ben distaccate dal centro urbano e delimitate dalle montagne.
Una città mediterranea
Palermo, capoluogo della Regione Sicilia, conserva ancora gran parte del suo aspetto mediterraneo nei vari mercati storici disseminati nella città: i più caratteristici sono la Vucciria, da Bucceria che deriva dal francese boucherie, “macelleria”, perché era un mercato inizialmente destinato al macello ed alla vendita delle carni e solo successivamente divenne un mercato per la vendita del pesce, della frutta e della verdura; Ballarò, il più antico e il più pittoresco dei mercati di “grascia”, cioè d’alimentari; infine il Capo, che conserva elementi popolari del tipico mercato mediterraneo.
Volendo descrivere la Provincia palermitana, possiamo definirla come “un fiore con cinque petali”, caratterizzati ognuno da un patrimonio storico-culturale e ambientale-naturalistico di grande pregio, da eccellenze produttive tutte da scoprire e da secolari tradizioni popolari, che sono l’Altobelice Corleonese, la Costiera occidentale portenicense, la Costiera orientale termitana, Lercarese sicano e le Madonie.
Turismo e gastronomia
Attraversando l’aspetto gastronomico, alcune tra le pietanze più famose della cucina palermitana sono il pane con la milza, ovvero una pagnotta morbida sormontata con sopra il sesamo imbottita da pezzetti di milza e polmone di vitello; le famose Panelle, frittelle di farina di ceci, ottime da gustare calde con limone.
E ancora lo Sfincione, ovvero pane pizza morbido e lievitato, simile ad una spugna, con sopra una salsa a base di pomodoro, cipolla, e pezzetti caciocavallo.
(di Laura Margheritino)