Tra le dolci colline coperte di vigneti dell’Oltrepò Pavese, sulla cima di un colle, c’è il piccolo borgo di Canevino, paese di centoventi abitanti che sorge nei pressi delle sorgenti dei torrenti Versa e Scuropasso.
Il piccolo borgo risale ad un paio di secoli prima dell’anno 1000; un gruppo di casupole appartenenti all’Abbazia di Bobbio, che successivamente vennero cedute a quella di Pavia.
In epoca medievale la strada che collegava Bobbio a Pavia passando per Canevino, trovandosi in altura, rappresentava un’alternativa a quella di fondovalle, più agevole ma meno sicura, per sfuggire alle insidie rappresentate da briganti e malviventi; non di rado monaci e pellegrini preferivano utilizzare questo percorso, più lento e faticoso, ma più sicuro.
Canevino, sulla via di San Colombano
Era la Via di San Colombano, il collegamento con Pavia e con le strade per la Francia, che si affermò come il percorso più importante fra quelli che attraversavano l’Oltrepò Pavese fino al capoluogo.
Erano anni di compravendita dei vari feudi tra le tante signorie e potentati e Canevino seguì la stessa sorte di tanti altri territori, fino al termine dell’età feudale ed al successivo ingresso tra le proprietà di casa Savoia e poi nel Regno d’Italia, tra l’altro più volte soppresso e ricostruito come sede comunale.
La quattrocentesca chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta, di probabile più antica origine romana, si erge su un rilievo, raggiungibile con una scalinata di 133 gradini sui quali furono trasportate nel 930 le spoglie di San Colombano in transito da Piacenza a Pavia.
La Chiesa di Canevino fu sicuramente una delle prime chiese cristiane dell’Oltrepò Pavese; la quiete e la solitudine del luogo sono gli stessi da più di 1.000 anni; qui si può riscoprire la dimensione più “intima” e profonda della religiosità.
II luogo è molto suggestivo: la vista spazia a 360°, dal Penice ai Colli Piacentini e fino alle Alpi; alcuni reperti indicano chiaramente che il luogo era già sacro in epoca pagana, come le antiche sepolture ritrovate e la lapide funeraria di epoca romana murata su un fianco della chiesa.
Canevino, turismo e natura a braccetto
La suggestione e la bellezza dei luoghi che circondano il borgo ha dato il via ad un nuovo modo di vivere la natura, recuperando anche parte del medioevale percorso di San Colombano, lungo il quale sono sorti alcuni agriturismi.
Le attività agricole e soprattutto vitivinicole sono comunque sempre quelle prevalenti; le colline che circondano Canevino sono interamente coperti di vigneti, con molte aziende agricole piccole e grandi che producono i grandi vini che caratterizzano l’Oltrepò Pavese, celebrati anche con varie sagre e feste paesane.