Voluta dalla FAO nel 2001 per “celebrare” il latte, la bevanda-alimento che da sempre accompagna la vita dell’uomo, fin dalla prima infanzia, questa giornata vuole sottolineare che il latte è un alimento globale, che può essere consumato in tutte le fasi della vita per la sua ricchezza di nutrienti e per il ridotto contenuto di calorie.
Anche l’Italia istituzionale è entrata in azione per restituire al latte la sua dignità di alimento di grande importanza nutrizionale.
Una corretta informazione
A gennaio 2022 il Ministero della Salute italiano ha pubblicato il Decalogo per il corretto consumo di latte & yogurt nell’alimentazione quotidiana, un importante position statement di 10 semplici punti, che esprime una posizione ufficiale, mettendo così un punto fermo anche sulle molte fake news postate sui social negli ultimi anni con grande fantasia.
I messaggi del Decalogo hanno l’obiettivo di:
- promuovere un adeguato consumo giornaliero tra latte e yogurt, 3 porzioni, secondo le indicazioni delle linee guida per una sana alimentazione (CREA 2018). Porzione e frequenza permettono di costruire il piano alimentare che colloca adeguatamente ogni alimento all’interno di una dieta varia ed equilibrata per la corretta distribuzione dell’introito di nutrienti durante la giornata, soprattutto di proteine. Sono indicazioni basate su valutazioni che tengono conto della composizione degli alimenti, delle raccomandazioni nutrizionali, delle abitudini alimentari. In Italia il latte e yogurt sono alimenti fondamentali per una prima colazione adeguata dal punto di vista nutrizionale, come indicato nel documento di consenso sulla prima colazione (SINU – SISA 2018). Le quantità oggi consumate in Italia dalla maggior parte della popolazione sono ancora lontano dalle quantità consigliate.
- rimarcare che i nutrienti del latte sono facilmente assorbibili, grazie all’alimento latte che li contiene ed all’effetto matrice;
- ricordare che il consumo di latte&yogurt è associato al mantenimento di un buono stato di salute, con focus sulla crescita ossea nei bambini e la prevenzione dell’osteoporosi negli adulti e anziani;
- ribadire che il latte fa bene a tutte le età, in particolare ai bambini e ragazzi in fase di crescita per far scorta di calcio e agli over 50 per mantenerlo.
- illustrare la differenza tra yogurt e latti fermentati, funzione della specificità dei microrganismi utilizzati per la fermentazione e definiti per legge per la produzione di yogurt.
- indicare al consumatore le diverse offerte di latte sul mercato, in funzione del trattamento termico, del contenuto di grassi e per diverse esigenze nutrizionali e fisiologiche. Per chi soffre di intolleranza al lattosio sono disponibili prodotti a ridotto contenuto o senza lattosio.
Think Milk
L’obiettivo della celebrazione per il 2022 è rafforzare l’alleanza con gli organi di stampa per una corretta informazione sui prodotti del settore lattiero caseario.
Giovanni Guarneri, coordinatore del settore lattiero caseario dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, ha commentato: “Inauguriamo quest’anno una collaborazione con il festival del giornalismo alimentare destinata a durare e che consolida il nostro impegno nei confronti della categoria dei giornalisti, che riteniamo alleati indispensabili. A loro è rivolto il corso ‘Think Milk, L’informazione corretta su latte e derivati’ che abbiamo presentato nei mesi scorsi e che sta riscuotendo grande interesse e adesioni, già seguito da oltre 600 professionisti e anche l’omonimo e-book. Nella prima annualità di progetto il bilancio più che soddisfacente, con oltre 20 milioni di impression sui social, centinaia di articoli usciti sulla stampa e online, 500.000 visualizzazioni dei video realizzati. L’impegno per il 2022 è almeno di raddoppiare questi risultati”.
“Il World Milk Day, oltre ad essere un momento in cui si esaltano le proprietà nutritive del latte e dei suoi derivati, dovrebbe essere anche un’occasione ulteriore per riflettere in termini economici e sociali sulla sostenibilità e sulla valorizzazione di questa preziosa materia prima”, auspica il direttore generale del Consorzio tutela Grana Padano, Stefano Berni. “Condividendo questi valori, non possiamo non evidenziare quanto facciamo per assicurare l’equa ripartizione del valore aggiunto del nostro formaggio”.